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SPOLETO

Vandali scatenati in centro storico, ribaltano un bagno chimico e lanciano una sedia negli scavi archeologici

Atti vandalici tra le vie Arco di Druso e Lauri

06 Agosto 2025, 18:00

Vandali scatenati in centro storico, ribaltano un bagno chimico e lanciano una sedia negli scavi archeologici

I vandali sono tornati a colpire, ancora, al centro storico di Spoleto nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 agosto. E guarda caso, come l'episodio che si è verificato poco più di due mesi fa, proprio nel punto in cui l'occhio elettronico non è potuto arrivare. Sì, perché se è vero che dopo i gesti scellerati di coloro che a maggio scorso hanno visto gli arredi di un locale che si apre nel vicoletto tra via della Genga (anch'essa comunque presa di mira) e piazza del Mercato, dove di recente pare siano state messe in funzione almeno 7 telecamere, i vandali hanno colpito laddove queste non sono state puntate, ovvero via Arco di Druso.

La via, insomma, che collega la stessa piazza del Mercato all'incrocio che porta verso via Monterone. Sì, perché è proprio da via Arco di Druso che sarebbe partita la scorribanda di chi ha pensato bene di gettare una sedia di qualche esercizio commerciale della zona dentro gli scavi archeologici che sono sotto lo stesso Arco, scaraventare a terra una transenna, fino ad arrivare in via Fiordispina Lauri (vicolo attiguo a palazzo Mauri) dove è stato ribaltato a terra un bagno chimico.

Scorribanda durante la quale i vandali hanno potrebbero aver lasciato per strada, forse il “frutto” di ciò che probabilmente ha potuto provocare simili azioni: mezzo bicchiere di birra. Ma al di là delle telecamere puntate verso una zona piuttosto che in un'altra, certo è che non è così scontato che i malfattori possano essere individuati. Dato che “se poi nessuno fa le denunce difficilmente controllano i video – spiegano i residenti - l'unica cosa che riguarda la cosa pubblica è la transenna che comunque a terra ci sta spesso perché la prendono a calci passando. È migliorata invece - concludono - la situazione sia in via della Genga che in Piazza del Mercato, anche se c'è sempre qualcuno che fa come gli pare”.

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