Sfonda la porta di casa, percuote il fratello, minaccia il nipote e aggredisce gli agenti: scatta il divieto di avvicinamento

La polizia di Perugia ha dato esecuzione alla misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento nei confronti di un 32enne indagato per maltrattamenti familiari, resistenza, minaccia e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale. Le indagini hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate ai danni del fratello, convivente della madre e della cognata. In più occasioni è emerso che l'uomo si era lasciato andare ad atteggiamenti violenti procurando loro uno stato di ansia e paura. 

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Secondo l'avvocato Maria Di Paolo nella sentenza "c'è più di un errore di diritto. A mio parere - osserva - ci sono tutti gli estremi per un ricorso in appello al Consiglio di Stato"

L'ultimo episodio risale allo scorso 12 luglio, quando il 32enne - in evidente stato di alterazione psicofisica - aveva aggredito violentemente il fratello il quale ha cercato invano di rifugiarsi nell'abitazione di famiglia. L'uomo infatti, aveva sfondato la porta di casa e, una volta entrato, dopo aver minacciato la cognata e il figlio di pochi mesi, aveva afferrato un coltello per poi chiudersi dentro la propria stanza. 

Le vittime, terrorizzate, hanno richiesto l'intervento della polizia ma nemmeno gli agenti, in un primo momento, sono riusciti a contenere l'aggressività del 32enne, il quale - opponendo resistenza - aveva provocato lesioni personali agli operatori intervenuti nell'ambito di una colluttazione, procurando ferite giudicate guaribili rispettivamente in 5 e 10 giorni. L'uomo era stato poi arrestato.  

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In ragione della gravità degli episodi, il Gip del tribunale di Perugia ha emesso un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle persone lese, nonchè ai luoghi abitualmente frequentati prescrivendo all'indagato di mantenere una distanza dalle vittime non inferiore ai 500 metri. Per assicurare il rispetto della misura cautelare, il Gip ha disposto il controllo dell'uomo mediante l'istallazione del braccialetto elettronico. Una volta emesso il provvedimento, a seguito dell'avvenuta scarcerazione del 32enne, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare l'indagato e ad eseguire la misura cautelare.