Il caso
Pienone di turisti per i ponti di primavera
Il turismo bypassa la Pasqua e mette il turbo per i ponti di primavera. A fare il punto sulla situazione è Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria. “La Pasqua è partita un po’ a rilento anche per colpa del meteo - spiega Fittuccia - ma negli ultimissimi giorni la situazione sembra aver preso una piega diversa: l’occupazione media si attesta intorno al 75%, un dato incoraggiante considerando le premesse che facevano temere risultati peggiori. Questo miglioramento è stato trainato da prenotazioni last minute di turisti provenienti principalmente dalle regioni limitrofe come Lazio, Romagna e Toscana. Il soggiorno medio per il periodo pasquale - aggiunge Fittuccia - è di due giorni”. Se Pasqua è andata avanti piano, l’accelerata arriva per i ponti di primavera.
“Il 25 aprile e il primo maggio si prospettano molto forti, con un’occupazione media che si aggira intorno al 90%”, evidenzia Fittuccia che parla di “quasi un pienone”, soprattutto nei centri storici. “Anche gli agriturismi - spiega - favoriti dal bel tempo previsto, stanno registrando un vivace afflusso di turisti. Pur essendoci un leggero calo negli alberghi periferici, quelli legati al turismo d’affari, la forte affluenza nei centri storici genera comunque una ricaduta positiva anche su queste strutture. La Pasqua si conferma una festività prevalentemente italiana mentre nei ponti si registra un afflusso maggiore di turisti stranieri”. La canonizzazione di Carlo Acutis ha generato un sold out nella città serafica con ricadute positive sull’intero territorio limitrofo. “Questo appuntamento religioso - evidenzia Fittuccia - dà una spinta molto importante non soltanto ad Assisi, che è stata presa d’assalto, ma anche ai territori limitrofi e con limitrofi intendiamo anche ad alcune decine di chilometri di distanza, fino al Lago Trasimeno e Terni”.
Anche per il primo maggio si prevede un afflusso generalizzato in diverse località dell’Umbria, confermando un trend simile, se non migliore, a quello dello scorso anno. Parla di una Pasqua penalizzata dalle previsioni meteo negative, Michele Benemio, presidente del consorzio Urat (Unione ristoratori e albergatori del Trasimeno). “Ora speriamo nel last minute”, dice. “Per il ponte del 25 si va verso il tutto esaurito - aggiunge - e per il primo maggio siamo già a buon punto. Nelle strutture alberghiere registriamo pla presenza per la quasi totalità di turisti italiani mentre nei campeggi e nell’extralberghiero in generale, la maggioranza sono italiani, almeno per Pasqua (70-80% italiani e 30-20% stranieri). Gli stranieri presenti, comunque, sono quasi tutti tedeschi”. Carlo Filippi, presidente ConSpoleto, conferma anche per la città del Festival una Pasqua non brillantissima con un livello di occupazione delle strutture alberghiere sotto al 70%.
“Per i ponti di Primavera - evidenzia - puntiamo al pienone”. Buone le previsioni per le strutture agrituristiche della regione secondo Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica. “Prosegue il periodo di grande fermento per il turismo rurale - commenta la presidente Elena Tortoioli - A fare da traino il crescente interesse verso forme di turismo esperienziale, che vanno oltre la semplice ospitalità. L’enoturismo registra un netto incremento delle presenze, ma si evidenziano importanti segnali di crescita per birraturismo, oleoturismo e turismo caseario, con visitatori sempre più curiosi di scoprire i segreti delle produzioni tipiche direttamente dai produttori e di immergersi in attività che vanno dal wellness ai corsi di cucina”.
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