Censimento Fai
Parco Regina Margherita ad Assisi
Nel cuore verde d’Italia si accende una nuova luce su tre gioielli dell'Umbria che, grazie all’impegno di cittadini, scuole e comunità locali, sono saliti ai vertici della classifica regionale del 12esimo censimento Fai de I luoghi del cuore.
Il Parco Regina Margherita di Assisi, il Parco Ranghiasci di Gubbio e l’Oratorio della Misericordia di Orvieto sono i primi tre classificati in Umbria e rappresentano esempi virtuosi di identità, memoria e rinnovata partecipazione collettiva.
Il Parco Regina Margherita di Assisi, con i suoi 6.615 voti, si è guadagnato il titolo di luogo più amato della regione. Inaugurato nel 1909 e intitolato alla regina Margherita di Savoia, rappresenta un raro esempio di parco urbano neoclassico, ricco di alberi secolari, fontane, statue e un suggestivo teatro all’aperto. È qui che la cittadinanza ha ritrovato un senso condiviso di appartenenza: grazie all’attivazione delle scuole locali e del gruppo Fai di Assisi, il parco è tornato a essere spazio vissuto, luogo di eventi culturali e simbolo di rinascita. Segue il Parco Ranghiasci di Gubbio, che ha raccolto 4.844 voti. Arroccato ai piedi delle mura urbiche e ispirato ai giardini romantici inglesi, questo polmone verde fu progettato nell’Ottocento per volere del marchese Ranghiasci e di sua moglie Matilde Hobhouse. Dopo decenni di oblio e trasformazioni, è stato recuperato negli anni’80 ed è tornato ad accogliere cittadini e visitatori. Oggi chiede di essere riconosciuto non solo per la sua bellezza paesaggistica, ma come spazio vitale per la cultura urbana. Chiude il podio umbro l’Oratorio della Misericordia di Orvieto, con 2.738 voti. Piccolo scrigno di spiritualità rinascimentale, l’Oratorio è testimone silenzioso di secoli di carità e partecipazione civile: dalla cura degli infermi all’accompagnamento dei condannati a morte. Rimasto chiuso per anni, il bene è oggi occasionalmente riaperto al pubblico grazie a recenti restauri, e i cittadini chiedono che possa tornare a essere accessibile stabilmente.
Ma quali sono i luoghi più votati a livello nazionale? Il censimento ha visto una partecipazione straordinaria, con oltre 2,3 milioni di voti raccolti e 221 luoghi candidati idonei a ricevere supporto concreto. Sul podio nazionale troviamo: al primo posto il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (At) con 72.050 voti; segue la Fontana antica di Gallipoli (Le) a cui sono andati 62.967 voti e al terzo posto c’è la chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro (So) con 47.012 voti
Il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato è situato nel cuore del Monferrato ed è strettamente legato alla figura di Don Bosco, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dall’abbandono. I voti sono stati raccolti non solo sul territorio, ma anche nelle scuole salesiane in vari paesi del mondo, dall’India alla Colombia, dalle Filippine al Messico, in nome dell’importanza dell’eredità educativa del fondatore. La Fontana Antica di Gallipoli rappresenta il simbolo storico e culturale della città, la Fontana Antica – nota anche come Fontana Greca – è stata al centro di una mobilitazione territoriale che ha coinvolto cittadini, associazioni e scuole. Per lungo tempo ha guidato la classifica nazionale, ma alla fine ha ceduto il primo posto per poco più di 9.000 voti.
La chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro a La Spezia è affacciata sul mare nel suggestivo borgo di Tellaro, la chiesa è un punto di riferimento storico e culturale. Costruita nel XVI secolo su una precedente fortificazione genovese, ha bisogno di interventi di recupero, soprattutto per il suo organo ottocentesco. La candidatura è stata sostenuta dal Comitato “Insieme per Tellaro” e dai volontari Fai La Spezia.
Il censimento promosso dal Fai e da Intesa Sanpaolo si conferma così come il più importante strumento di democrazia culturale del nostro tempo. Per i luoghi vincitori, e per molti altri sparsi in tutta Italia, si apre ora una nuova fase: quella dei progetti, dei bandi, della speranza concreta di restituire vita e dignità a spazi che parlano il linguaggio del cuore.
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