Attualità
Funghi porcini, stagione record
Scoppia la bagarre politica sugli emendamenti, già approvati in commissione, per rendere a pagamento la raccolta di funghi e prevedere una sorta di autorizzazione per la cerca dei tartufi nei terreni privati (aziende agrituristiche e faunistico-venatorie) in Umbria. Domani le norme - contenute in tre emendamenti del consigliere regionale dei CiviciX Andrea Fora - saranno al vaglio del consiglio regionale. La giunta potrebbe intervenire con un emendamento soppressivo evitando così la discussione. Contraria la sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, nonché candidata presidente della Regione per il centrosinistra, Stefania Proietti, perché le nuove regole "rischiano di ostacolare in maniera insormontabile la libera cerca del tartufo e la raccolta dei funghi spontanei". Sono d'accordo invece i vertici Coldiretti, perché "rispondono alle esigenze dei titolari dei fondi, che troppo spesso si trovano a gestire la presenza di liberi cercatori su terreni destinati ad altra attività, con rischi anche sul versante della sicurezza". Vedi il rischio di svolgere la raccolta mentre è in corso l'attività venatoria. Due emendamenti inseriti nella legge omnibus parlano delle necessità di essere autorizzati ("previo accordo con i titolari") per cerca e raccolta di tartufi e funghi. Nel terzo "si riconosce agli imprenditori agricoli la possibilità, previa autorizzazione della struttura regionale competente, di costituire aree destinate alla raccolta a pagamento di funghi, delimitate da apposite tabelle, nei fondi di loro proprietà o di cui hanno la disponibilità in base ad un valido e legittimo titolo. Le aree private - ricorda Fora - rappresentano il 5,3% del totale della superficie agro-silvo-pastorale della regione.
Servizio completo nell'edizione dell'8 ottobre del Corriere dell'Umbria
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