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Città di Castello, inclusione e solidarietà negli orti bio-solidali

Anziani e persone con disabilità producono insieme verdura e frutta nel progetto della cooperativa La Rondine a Maccarello

Paolo Puletti

05 Luglio 2025, 07:30

Città di Castello orti solidali

Tutti i protagonisti del progetto orti bio-solidali

Pomodori, zucchine, insalate, patate e verdure “bio-solidali” grazie agli ortolani del sorriso della solidarietà e inclusione: dalla terra alla tavola a metri zero. C’è un luogo speciale a Città di Castello dove anziani e persone con disabilità ogni giorno insieme, sono protagonisti di un progetto pubblico unico nel suo genere: gli orti sociali, un’ampia area verde ben curata destinata alle coltivazioni di ortaggi e piccoli alberi di frutta, una vera e propria palestra di vita e di integrazione sociale, multietnica e culturale.

Il terreno è di proprietà comunale gestito dalla cooperativa La Rondine a Maccarello. Luca Varzi, Marco Bini, Giorgio Ascani e Mirko Pietosi, sono i quattro “ortolani” assegnatari di due appezzamenti di terreno da parte del Comune che il lunedì, martedì e giovedì, sotto lo sguardo vigile degli operatori Giacomo Augusto Cacciatori e Luca Montanucci, seguono tutta la produzione mettendo in pratica le competenze acquisite accettando i consigli dei più esperti anziani e pensionati che animano il polmone verde “bio” della città tanto caro alla comunità locale. 

L’orto sociale diventa un momento di incontro e confronto di vite ed esperienze diverse che ha il compito di trasformare le fragilità in risorsa. Luca, Marco, Giorgio e Mirko in maniera costante portano il loro contributo proseguendo il loro percorso di crescita. E c’è di più.

Grazie ad un progetto denominato “Vivo in Centro”, i ragazzi sperimentano la vita in autonomia in un contesto protetto ma realistico, uno spazio in cui i giovani possono mettersi alla prova imparando a gestire piccoli compiti quotidiani come organizzare il proprio tempo, convivere con i coetanei e, soprattutto, acquisire fiducia in sé stessi. In poche parole i prodotti degli orti sociali vanno a finire poi in parte sulla loro tavola e in parte alla cooperativa a cui appartengono.

Il loro sogno ora però è quello di poter vendere i prodotti al mercato settimanale così da diventare attori protagonisti a tutto tondo della filiera bio-solidale. “Questo progetto ci vede ancora una volta protagonisti della comunità attraverso uno scambio intergenerazionale - ha dichiarato Marco Romanelli presidente della cooperativa - dove si va oltre il concetto di disabilità e di terza età, ma si parla di persone, persone che rendono possibile il successo di progetti sociali”.

Per festeggiare questo nuovo corso il Comune di Città di Castello e i nuovi gestori degli orti solidali hanno organizzato una merenda con tutti i protagonisti fra le zucchine e i pomodori, per rendere ancora più vero e sentito questo progetto green di vita insieme: oltre al sindaco Luca Secondi e l’assessore alle politiche sociali, Benedetta Calagreti, c’erano tutti i gestori degli orti, e i dirigenti comunali e della Rondine. Prossima tappa il banco di vendita al mercato in piazza.

 

 

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