MONTONE
Le clarisse
Dopo quasi cinque secoli le clarisse lasceranno il monastero di Sant’Agnese, a Montone. Prima della fine di quest’anno le monache di clausura diranno addio al borgo altotiberino per trasferirsi in Libano, dove sono state chiamate per fondare una nuova comunità religiosa. La decisione, arrivata al termine di “lungo tempo di discernimento personale e comunitario” è stata comunicata dalle stesse monache attraverso il bollettino ufficiale della diocesi di Città di Castello. La comunità che si appresta a partire per il Medioriente è composta dalla badessa suor Damiana Ardesi, dalla vicaria suor Celina Falcicchio, da suor Gloria Paoletti, da suor Maria Grazia Contreras Paredes di Città del Messico e da suor Lucia Sciortino di Osimo. Come spiegano le sorelle, la scelta di chiudere il monastero, fondato ufficialmente nel 1560 ma con qualche presenza di vita religiosa femminile già documentata dal 1492, è stata presa perché la comunità era arrivata “a un numero troppo esiguo per poter portare avanti la nostra presenza contemplativa”. Già da tempo le clarisse si stavano interrogando “sul nostro futuro, quando è giunta al nostro Ordine da parte di monsignor Cesar Essayan, francescano conventuale e vicario apostolico per la Chiesa latina in Libano, la richiesta di una fondazione di un monastero di clarisse in Libano”.
Perché proprio il Libano? Dicono le monache: “E’ da lì che è giunto l’invito e perché vi è la presenza dei francescani e per noi clarisse la vicinanza ai frati è una questione identitaria. E poi c’è la chiamata personale di ogni sorella, il desiderio di camminare a fianco delle Chiese sorelle, il voler vivere a stretto contatto con i fratelli dell’Islam, il voler essere nella terra in cui il Cristianesimo ha avuto inizio”. Ad aiutare le sorelle nel loro inserimento nel Paese mediorientale è Rossella Bignami, consacrata laica di un istituto missionario: “Abbiamo già effettuato tre viaggi per conoscere il Libano, per cercare un luogo idoneo nel quale iniziare la nostra presenza. Stiamo studiando l’arabo”. La clarisse continueranno nella loro esperienza claustrale: “Vivremo in monastero, la nostra vita comunitaria sarà ritmata dalla preghiera e dal lavoro, così come lo è stata e lo è a Montone. Tutti saranno i benvenuti. Cristiani e musulmani, senza differenza”. Dalle monache arriva un sentito ringraziamento “innanzitutto ai montonesi. Vorremmo esprimere loro il nostro grazie per tutto l’affetto che in tanti anni ci hanno sempre dimostrato. Non è facile neanche per noi partire. Lasciamo un luogo caro, ricco di ricordi, di tanto amore ricevuto. A tutti e a ciascuno, infinitamente grazie”.
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