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Città di Castello, tartufi da record al 45° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

L'inizio della manifestazione non poteva essere più fortunato: tra le colline altotiberine è stata scovata una trifola da oltre 750 grammi

Annalisa Ercolani

01 Novembre 2025, 17:14

Città di Castello, tartufi da record al 45° Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

Il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

Profumo inebriante, gusto unico e una passione che unisce tutti: a Città di Castello è tornato il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, giunto alla 45ª edizione, in programma fino a domenica 2 novembre nel cuore del centro storico.
E l’avvio della manifestazione non poteva essere più fortunato: tra le colline altotiberine è stata scovata una trifola da oltre 750 grammi, un vero record che ha lasciato tutti a bocca aperta.

La regina del bosco

La maxi trifola, trovata da un cavatore con il suo cane, è ora esposta nello stand di Marco e Manuel Penna ed è diventata la star della mostra mercato. Pezzi rari come diamanti che ristoratori e appassionati si contendono, omaggio perfetto della terra del tartufo a un evento che da oltre quattro decenni celebra l’unicità di Città di Castello — un territorio dove nasce una trifola su tre in Italia.

Qui oltre 1.500 cavatori e più di 2.000 cani rappresentano la tradizione vivente di un mestiere che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

La festa del gusto

Per il weekend di Ognissanti, il centro storico si è trasformato nel regno del tartufo bianco. Tra piazze, giardini e palazzi storici che custodiscono opere di Raffaello, Luca Signorelli e Alberto Burri, si snoda un percorso tra sapori, arte e cultura.
Show cooking, laboratori, incontri con chef e studenti, menù speciali nei ristoranti e il “Villaggio dei Sapori” con prodotti tipici umbri e italiani a km zero animano la città. Non mancano presentazioni di libri, eventi culturali e appuntamenti per bambini, in un fine settimana che racconta l’Umbria più autentica, dove tradizione e innovazione convivono nel segno della qualità.

Il tartufo, un tesoro di terra e passione

Nel Padiglione del Bianco Pregiato, i produttori accolgono i visitatori con degustazioni e vendita di tartufi bianchi e neri per tutte le tasche: un’occasione unica per portare sulla tavola di casa un tocco di eccellenza. Città di Castello conferma così il suo titolo di capitale del tartufo, seconda solo a Forlì per numero di cavatori. Nel 2025, l’Agenzia Forestale Regionale (Afor) ha già rilasciato 50 nuovi tesserini, con una crescita notevole tra i giovani e le donne che si avvicinano alla cerca.

Prezzi e previsioni

Secondo Andrea Canuti, presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere, "la stagione è iniziata con buoni auspici: prima pioggia, poi sole, e ora di nuovo pioggia. Con il cambio di luna si vedono ottimi segnali per qualità e dimensioni del prodotto".
Sui prezzi, Giuliano Martinelli, presidente regionale CNA Agroalimentare, spiega: "I prezzi oscillano tra 2.000 e 4.500 euro al chilo per i bianchi di pezzatura maggiore, mentre per il tartufo nero si va dai 150 ai 300 euro. Tutto dipende da domanda, offerta e andamento climatico".

Un’eccellenza che racconta l’Umbria

Durante l’inaugurazione, il sindaco Luca Secondi, l’assessore Letizia Guerri e il presidente dell’Ente Fiera Lazzaro Bogliari hanno sottolineato come "il Salone 2025 racconti un’esperienza autentica che unisce cavatori, produttori, scuole e imprese in un racconto collettivo fatto di socialità, cultura e innovazione".

Per l’assessore regionale alle politiche agricole Simona Meloni, "il Bianco Pregiato è molto più di un prodotto d’eccellenza: è una storia che affonda le sue radici nella terra e nel sapere delle comunità umbre. Il Salone celebra questa identità fatta di tradizione, passione e innovazione". Anche il presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti ha ribadito che "il tartufo è un grande volano di sviluppo per il territorio e Città di Castello torna ad esserne la capitale".

Dalle origini alla leggenda

L’Umbria vanta una storia secolare legata al tartufo. Dopo un periodo buio nel Medioevo, fu il Rinascimento a restituirgli la fama di principe della tavola. Nel 1564 il medico umbro Alfonso Ceccarelli scrisse la prima monografia sul tartufo, Opusculum de Tuberibus, considerata il testo fondativo della cultura del tartufo.

Nel tempo, la trifola è stata amata da personaggi illustri come Cavour e Lord Byron, fino ai giorni nostri. La stessa Monica Bellucci, originaria di Città di Castello, ha più volte dichiarato di amare il tartufo, piatto immancabile nelle creazioni dello chef Pierluigi Manfroni, che lo descrive così: "Il tartufo è un prodotto eccezionale che madre natura ci ha regalato e va trattato con cura e abbinato a piatti semplici in grado di esaltarne il profumo e la prelibatezza. Ottimo con l’uovo o sulle tagliatelle lavorate a mano, sugli gnocchi con patate di Pietralunga e sul pane tostato umbro ‘sciapo’ con un filo d’olio extravergine d’oliva".

Informazioni utili

Per saperne di più sul Salone del Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello, è possibile consultare il sito ufficiale biancopregiato.it, i portali del Comune di Città di Castello e di Città di Castello Turismo, oppure contattare il numero 075-8529254.

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