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Antognolla di Alabbar, più investimenti e occupazione. Ecco il piano

Il programma di investimenti del magnate arabo che punta a rafforzare la posizione del resort nel mondo

Alessandro Antonini

22 Ottobre 2025, 08:42

Antognolla di Alabbar, più investimenti e occupazione. Ecco il piano

Il magnate arabo Mohamed Alabbar e il castello di Antognolla

Il passaggio di proprietà di Antognolla è confermato. A poche ore dall’anticipazione del Corriere dell’Umbria dell’acquisto da parte di Eagle Hills Properties, società di Mohamed Alabbar, uno degli uomini d’affari più potenti e influenti del Medio Oriente e del mondo, arriva la nota di Federico Ricci, amministratore delegato Antognolla spa. È la certificazione della cessione delle quote da parte del magnate russo Andrey Yakunin. “Nel corso di quest’anno - fa sapere Ricci - insieme al nostro consiglio di amministrazione e all’intero team, abbiamo gestito con successo una fase di transizione cruciale per Antognolla, ponendo le basi per un futuro ancora più solido dell’azienda, oggi di proprietà di un prestigioso player internazionale. Di comune accordo, abbiamo concluso che la mia missione in Antognolla può ora considerarsi completata, con soddisfazione condivisa”.

Istituzioni informate

Le istituzioni umbre hanno già vidimato l’operazione subito dopo aver ricevuto la notizia del closing per il passaggio di proprietà del complesso di Antognolla. La sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha ricevuto il magnate degli Emirati Mohamed Alabbar a metà settembre, insieme alla governatrice Stefania Proietti: il fondatore di Emaar Peoperties, che ha acquistato Antognolla da Andrey Yakunin per circa 150 milioni di euro, ha illustrato il proprio piano di investimenti e rilancio del residence (che va ancora completato), alloggi di lusso e campo da golf. Sono previsti investimenti aggiuntivi, più occupazione e un cronoprogramma per l’apertura in tempi rapidi del complesso extra lusso targato Six Senses.


Il ruolo di Ricci


Federico Ricci, manager di origini umbre, 48 anni, è da più di venti anni nella prima linea di aziende di numerosi settori, dall’Information Technology all’industria di marca, dalle banche al farmaceutico alle infrastrutture. È stato lui nel suo anno di mandato a corroborare l’appetibilità del marchio Antognolla a livello globale tanto da attirare l’interesse di un tycoon, Alabbar, dal patrimonio stimato in 2,3 miliardi di dollari (dato Forbes).
In Umbria Ricci è conosciuto in particolare per aver contribuito al rilancio della catena di Farmacie Comunali di Perugia e poi di quella di Terni, oltre ad essere stato per 5 anni capo di gabinetto della presidenza della Regione Umbria sotto l’amministrazione di Donatella Tesei.

Gruppo mondiale


Mohamed Alabbar con la holding Emaar Properties è nota nel mondo per progetti come il Burj Khalifa (il grattacielo di Dubai, il più alto mai costruito), il Dubai Mall (il più grande department store al mondo) e ha fondato tra le altre cose Noon.com, piattaforma di e-commerce. È socio di Yoox e presidente del gruppo alimentare Americana.


Nuovi investimenti


L’arrivo di Alabbar porta con sé investimenti per completare il resort e le residenze annesse. Resta il prestigioso marchio Six Senses e dovrebbero essere potenziati il campo da golf - considerato già attualmente il più bello dello Stivale - la produzione vitivinicola, il ristorante La Boiola, i casali ricettivi già operativi e le citate residenze extra lusso che costellano la tenuta.
L’operazione punta a rafforzare la posizione di Antognolla nel segmento di nicchia del mercato immobiliare internazionale, con risvolti occupazionali e di immagine per il Cuore verde.


Vacanza di lavoro


Mohamed Alabbar prima della firma di metà settembre ha soggiornato per qualche giorno al NUN Assisi Relais & SPA Museum di Assisi, ha visitato la regione e dopo aver toccato con mano la qualità di Antognolla ha firmato proprio al Nun con la mediazione di un’agenzia immobiliare di Bastia Umbra. Contestualmente ha presentato il suo piano di investimento a Proietti e Ferdinandi.


Altri piani


Antognolla non è il primo investimento di Alabbar in Italia: lo scorso anno a Forte dei Marmi ha rilevato il Grand Hotel Imperiale mentre a Venezia a giugno ha acquistato il Grand Hotel Des Bains.
Antognolla potrebbe non essere l’ultimo del ciclo italiano. Il magnate emiratino giusto il mese scorso in un’intervista al Financial Times ha annunciato un piano di espansione di Emaar in India, negli Usa e in “alcune parti dell’Europa”. Come l’Italia e il suo Cuore verde.

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