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Antonia Salzano, la madre di Carlo Acutis ospite a La volta buona: "Ecco cosa significa essere la mamma di un santo"

La donna ha ripercorso la storia del figlio, proclamato santo lo scorso 7 settembre da Papa Leone XIV

Claudia Boccucci

21 Ottobre 2025, 16:34

Antonia Salzano, la madre di Carlo Acutis ospite a La volta buona: "Ecco cosa significa essere la mamma di un santo"

Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis

"Non io, ma Dio", è la frase che racchiude l'essenza di Carlo Acutisil primo santo Millennial della Chiesa cattolica, morto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante. A raccontare la sua storia è stata ancora una volta la madre, Antonia Salzano, ospite nella puntata di oggi - martedì 21 ottobre - a "La volta buona", il talk show di Rai1 condotto da Caterina BalivoNato a Londra nel 1991, per Carlo Acutis la fede è diventata presto la sua bussola. "È sempre stata una costante nella sua vita", spiega Antonia, ricordando come il figlio, a soli sette anni, iniziasse a frequentare la chiesa ogni giorno. Un'abitudine che, per una madre cresciuta come figlia unica senza pratica religiosa, si è rivelata una "salvezza". "Avere un figlio così è stato un dono: è stato lui a instradarmi verso la fede. Tramite Carlo ho visto la santità in atto", sottolinea Antonia. 

Figlio dell'era digitale, Carlo è stato soprannominato "l'influencer di Dio", per la sua volontà di dimostrare che anche nella modernità può esserci spazio per la fede. Antonia non nasconde le sue piccole grandi lezioni: "Quando riceveva regali in denaro, non li spendeva per sé, ma li dava a chi ne aveva bisogno". La sua mostra sui miracoli eucaristici, oggi in tour mondiale, è per la madre "il più grande miracolo". Una visione della morte tutt'altro che macabra: "Per Carlo era il passaggio a una vita vera - rassicura Antonia .- Da piccolo ripeteva spesso che lui sarebbe stato sempre giovane, consapevole che la morte lo avrebbe raggiunto. Aveva una fiducia estrema nell'incontro con Gesù".

La canonizzazione, avvenuta lo scorso settembre con due miracoli attribuiti alla sua intercessione, ha trasformato quel distacco in un'eredità eterna. Uno di questi miracoli, racconta Antonia, accadde proprio al suo funerale ad Assisi: "Ha curato una donna malata di cancro". E poi, il sogno profetico: dopo la morte, "Carlo mi apparve e le disse 'Mi faranno prima beato e poi santo'", afferma la donna, oggi più convinta che mai che "la santità è per tutti", come diceva suo figlio.

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"Essere la mamma di un santo è una responsabilità anche nelle piccole cose", confessa Antonia, che oggi è anche madre di due gemelli di 15 anni. "Anche loro hanno il proprio percorso di santità. Non hanno ancora letto il libro", ironizza riferendosi al volume che ha curato in seguito alla canonizzazione di Carlo. "Dentro ci sono i suoi appunti, il suo percorso spirituale e quello che diceva. Li abbiamo messi in ordine per dare agli altri la possibilità di scoprire la sua amicizia con Dio", dice. Il distacco non è stato facile, ma Antonia lo attribuisce a una preparazione divina: "Il Signore mi aveva preparato a questo. Ho iniziato questo percorso di conversione nel '95. Quando Dio ha scelto di portarlo via, mi sono fidata di lui". Per lei, la morte "non è la fine di tutto, ma l'inizio di una nuova vita". "So che vuole sempre il nostro meglio e tutto ciò che avviene è sempre sotto il suo sguardo - continua la madre - come diceva mio figlio: 'Tutti nascono originali, ma pochi muoiono fotocopie. Non siate fotocopie'". 

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