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Il riconoscimento

Giovanni Parapini di Rai Umbria premiato all'Università Bocconi, la tv pubblica che valorizza le comunità

Sabrina Busiri Vici

11 Ottobre 2025, 19:59

Giovanni Parapini

“Per la costante e approfondita azione sul territorio con eventi e progetti di elevato livello culturale e sociale. Un modo reale di essere televisione pubblica”. Con questa motivazione è stato conferito venerdì 10 ottobre a Giovanni Parapini, direttore di Rai Umbria, il Premio Aretè – Nuvola verde, uno dei più autorevoli riconoscimenti italiani dedicati alla comunicazione responsabile.


La cerimonia si è svolta a Milano, all’Università Bocconi, nell’ambito della ventiduesima edizione di Aretè, che quest’anno ha introdotto una nuova sezione dedicata all’intelligenza artificiale e ha scelto come tema del 2025 Economie e Responsabilità.
“La transizione digitale definisce nuovi straordinari mercati e target, e il tema della responsabilità è ancora più cruciale”, ha sottolineato Enzo Argante, presidente di Areté, aprendo una riflessione sui cambiamenti che la tecnologia sta imprimendo al mondo della comunicazione e della cultura. La cerimonia è stata inaugurata da una lectio di Stefano Zamagni, padre dell’economia civile, già presidente dell’Agenzia per il terzo settore e della Pontificia Accademia delle Scienze sociali. A seguire, il rettore della Bocconi Francesco Billari, presidente della giuria, ha introdotto la sequenza dei protagonisti della giornata. Nel ricevere il premio, Parapini ha voluto condividere il riconoscimento con “tutti i colleghi Rai che, a vario titolo, hanno contribuito al lavoro sviluppato in questi anni in Umbria”. Una dichiarazione che racchiude il senso del suo mandato, iniziato nel 2022 con il lancio del progetto Ripartiamo dai territori, iniziativa che ha dato impulso a un nuovo modo di fare servizio pubblico, radicato nelle comunità locali e capace di valorizzarne le eccellenze. Il progetto, diventato un modello per il network Rai, ha firmato negli ultimi tre anni gli eventi più significativi della regione, attraverso produzioni, patrocini e media partnership che hanno unito cultura, economia, sociale e innovazione. L’obiettivo: promuovere l’Umbria in tutte le sue dimensioni e contribuire, con linguaggio rigoroso e inclusivo, ad affrontare le grandi questioni del nostro tempo. In ambito artistico e culturale, Rai Umbria ha stretto accordi con il Teatro Stabile dell’Umbria e con la Galleria nazionale dell’Umbria, collaborando inoltre con realtà come il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival delle Nazioni, Suoni Controvento ed Ecosanfra, solo per citarne alcuni. Sul fronte sociale, la collaborazione con la Caritas diocesana e con tante altre iniziative.

Importanti anche i contributi sul versante economico, con incontri e tavole rotonde dedicati allo sviluppo, all’inflazione e all’impatto dell’intelligenza artificiale, nonché sul tema della parità di genere, con la firma dei sei protocolli del progetto No Women No Panel. Sulla legalità, Rai Umbria ha costruito una rete di collaborazioni con la Fondazione Antiusura, la Fondazione Falcone, Libera e la Comunità Incontro. Ampio lo spazio dedicato all’educazione e a tutto ciò si aggiunge il racconto delle radici e dell’identità regionale, con documentari e speciali realizzati dalla Tgr Umbria per il palinsesto nazionale.

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