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Il sindaco di Betlemme bloccato in aeroporto dagli israeliani: non volevano che partecipasse alla Marcia della Pace da Perugia ad Assisi: "Interrogato per tre ore, liberato solo dopo l'intervento di alcuni consoli europei"

Maher Nicola Canawati: "Nella nostra città una situazione pesante"

Gabriele Burini

11 Ottobre 2025, 19:53

Il sindaco di Betlemme bloccato in aeroporto dagli israeliani: non volevano che partecipasse alla Marcia della Pace da Perugia ad Assisi: "Interrogato per tre ore, liberato solo dopo l'intervento di a

Maher Nicola Canawati con il sindaco di Assisi, Valter Stoppini

Ha dovuto ritardare il proprio arrivo in Umbria, ad Assisi, di qualche ora, bloccato in aeroporto a Tel Aviv e interrogato per tre lunghe ore, prima dell’intervento di alcuni consoli europei che gli hanno permesso di decollare verso l’Italia e il suo Cuore verde. Vittima dell’ennesima ingiustizia mossa da Israele verso il popolo palestinese è stato il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, accolto ieri (venerdì, ndr) dal collega della città serafica Valter Stoppini che lo aveva invitato per portare una testimonianza e partecipare alla Marcia della paceCawanati ha spiegato che “ha rischiato di non poter partire per Assisi perché è stato fermato all’aeroporto di Tel Aviv, dove è successo quanto purtroppo accade quotidianamente alle persone palestinesi, che non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini di Israele. Sapevano che sarei partito per la Marcia della Pace e non sono stato autorizzato a prendere il volo, fortunatamente con l’aiuto di persone che credono nella giustizia sono poi riuscito a prendere un altro areo e ad essere qui. Da Assisi, unita con Betlemme, voglio portare un messaggio di pace e di speranza”.

Un tema ripreso anche da Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, durante la conferenza stampa di questa mattina (sabato, ndr) a Perugia, dove sono state presentate le iniziative della Marcia. “Venerdì stavamo aspettando il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati – ha detto – che ha perso l’aereo perché in aeroporto è stato fermato dalle guardie di sicurezza israeliane. Volevano impedirgli di partecipare alla Marcia, per cui è rimasto bloccato tre ore a Tel Aviv, sotto interrogatorio. La situazione si è risolta solo grazie all’intervento massiccio di un gruppo di consoli europei con cui era in contatto. In un tempo in cui soldi e armi varcano ogni confine, è vergognoso che le persone possano muoversi liberamente”.

Cawanati ha poi commentato l'accordo sul cessate il fuoco. “Lo abbiamo aspettato per più di due anni e siamo molto contenti, sperando che si possa tornare a condizioni di vita più dignitose, con diritti e possibilità per le persone, non come è stato finora con una città divisa da Gerusalemme e strozzata dagli insediamenti e dalle divisioni creati. La situazione a Betlemme è molto pesante, la città è senza lavoro, l’economia è bloccata, non ci sono più turisti, la disoccupazione è al 65%, le persone stanno lasciando la propria terra, il Comune di Betlemme non ha risorse per erogare servizi ai propri cittadini e per pagare gli stipendi. Nonostante questo, la gente di è piena di speranza per l’accordo raggiunto in queste ore. Invitiamo tutti a tornare presto nella nostra città, per partecipare alla rinascita”.
Il sindaco di Assisi, Stoppini ha annunciato “gesti concreti di solidarietà e speranza da Assisi, con una raccolta fondi lanciata dal Comune per sostenere Betlemme. È stato attivato un conto corrente, dove tutti possono effettuare donazioni per aiutare chi soffre e contribuire alla ripartenza della nostra città gemellata e della Palestina. Porteremo le somme raccolte direttamente a Betlemme, consegnandole personalmente al Comune e a realtà umanitarie impegnate in Terra Santa”. Il conto corrente per effettuare donazioni a favore di Betlemme è il seguente: IT83A0103038270000000192903. Il primo cittadino di Betlemme ha espresso “profonda gratitudine e commozione” e si è detto “entusiasta di essere ad Assisi, che è come una famiglia, e di partecipare alla Marcia per la Pace, che rappresenta un segnale molto importante dall’Italia per dire basta alla guerra in Palestina, ma anche in Ucraina e tutti i Paesi del mondo colpiti; intendo portare alla manifestazione il messaggio che senza giustizia non è possibile realizzare la pace e che è necessario lavorare tutti in questa direzione”.

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