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Marcia della pace, acceso il fuoco ed esposta la foto realizzata dagli studenti

Per la marcia di domenica 12 ottobre, attesi decine di migliaia di partecipanti 

Flavia Pagliochini

11 Ottobre 2025, 08:52

Marcia della pace, acceso il fuoco ed esposta la foto realizzata dagli studenti

La città serafica si conferma faro di pace e speranza: acceso ad Assisi, dal sindaco Valter Stoppini e dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino, il “Fuoco della Pace”, un braciere che simbolicamente arderà ininterrottamente, giorno e notte, in piazza del Comune, fino al passaggio della Marcia per la Pace, in programma domani. Sarà alimentato e custodito da volontari provenienti da realtà laiche e religiose di tutto il territorio, da cittadini, rappresentanti delle istituzioni, religiosi e laici, che si alterneranno con una turnazione continua.

Il fuoco rappresenta un messaggio di speranza e un invito a costruire tutti insieme la pace.
È un’iniziativa promossa dalle associazioni Pro Civitate Christiana, Movimento dei Focolari Italia, Agesci Assisi 1 e Fraternità Evangelii Gaudium, con il sostegno e il patrocinio del Comune di Assisi e della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, in preparazione alla Marcia per la Pace; e all’accensione erano presenti tutti i componenti della giunta comunale di Assisi (gli assessori Veronica Cavallucci, Francesca Corazzi, Donatella Casciarri, Scilla Cavanna e Fabrizio Leggio), la presidente del consiglio comunale, Annalisa Rossi, la vicepresidente della Provincia di Perugia, Laura Servi. All’evento hanno partecipato anche diverse scuole della città, tra cui la 5D dello scientifico di Assisi che ha realizzato l’immagine fotografica molto evocativa, nell’ambito del concorso “Franco Aristei 2025”, indetto dall’Avis di Assisi per sensibilizzare la comunità sulla necessità della pace fra Israele e Palestina.

(I ragazzi della 5D del liceo scientifico di Assisi)

E infatti lo scatto appeso su palazzo dei Priori mostra due braccia affiancate dipinte con le bandiere di Israele e Palestina, due Nazioni in conflitto, mentre il nastro rosso che lega le braccia richiama il colore del sangue, un elemento universale che ci accomuna tutti.
“La foto - spiegano gli studenti e il docente referente, Federico della Bina - si basa sulla convinzione che la donazione del sangue possa andare al di là deI concetto di sesso, religione, etnia e cultura. Per questo abbiamo immaginato la donazione di sangue tra un palestinese ed un israeliano, un gesto che rafforza in maniera sconfinata il concetto del donarsi; donarsi ad un ‘nemico’ per riconciliarsi nel nome della solidarietà e dell’amicizia. Un atto che tende ed aspira ad una società/civiltà di altissimi valori etici e morali”.

Lo scientifico non è l’unica scuola a essersi mobilitata. Una delegazione di docenti del Liceo Properzio ha promosso la partecipazione del nostro istituto alla manifestazione, invitando alunni, ex studenti, famiglie, personale scolastico e tutti coloro che vogliono condividere questo momento a marciare insieme, lungo il percorso della Perugia-Assisi, per rivendicare con forza gli ideali di pace e di giustizia sociale. L’appuntamento è per le ore 9 di domenica 12 ottobre, presso lo svincolo di Ponte San Giovanni, di fronte al centro Euronics Minuti in via della Valtiera 5.
Intanto ieri pomeriggio a Bastia si è tenuta la firma “Incontro per la Pace – Bastia Umbra, Perugia e Assisi unite”: all'auditorium Sant’Angelo, i Comuni di Bastia Umbra, Perugia e Assisi, con la partecipazione del sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, hanno firmato un protocollo di intenti per la pace: “Un impegno condiviso - segnalano le varie istituzioni coinvolte - per promuovere dialogo, diritti umani e nonviolenza”.

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