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Valle umbra allagata, partiti i lavori: blocchi di cemento e nuovo argine del Ruicciano

13 Settembre 2025, 08:32

Valle umbra allagata, partiti i lavori: blocchi di cemento e nuovo argine del Ruicciano

Prima i blocchi di cemento per riportare nel proprio alveo il corso d’acqua, poi la ricostruzione dell’argine.
Si sta procedendo così a Fratta di Montefalco dove all’alba della mattina di giovedì 11 settembre il torrente Ruicciano ha rotto l’argine, creando di fatto un altro corso d’acqua che si è riversato nei campi, ma anche nei tunnel agricoli. Qui nella mattina di venerdì 12 il personale del Consorzio di Bonificazione dell’Umbria ha iniziato i primi interventi progettati dai tecnici che hanno deciso di procedere con un ripristino in due step, come spiegato dal presidente dell’ente, Paolo Montioni.

“In via provvisoria saranno collocati questi blocchi di cemento, così da ripristinare il corso d’acqua originario del torrente, dopodiché procederemo alla ricostruzione dell’argine ceduto”, ha detto Montioni, che a fronte dell’intervento definito dai tecnici è stato costretto a ridefinire la durata dell’intervento di ripristino giovedì mattina stimato in 5-6 giorni, che ieri erano diventati “una decina”.

Lunedì 15 settembre sera, poi, nella sala parrocchiale di Fratta di Montefalco, lo stesso Montioni, affiancato dai tecnici della Bonifica, incontrerà i residenti della zona in cui il Ruicciano ha rotto gli argini ma anche quelli che vivono in via La Penna di Castel Ritaldi, dove invece lo stesso torrente ha esondato. Qui ieri mattina sono arrivati anche i tecnici della Protezione civile regionale per una serie di sopralluoghi finalizzati a tirare le fila sui danni riportati dal ristorante e dalla manciata di abitazioni presenti. Montioni, comunque, ieri ha anche spiegato che il Consorzio di Bonificazione “procederà alla rimozione dei detriti” causati dalle esondazioni di giovedì, “riscaverà i canali di scolo dei campi” andati distrutti con lo straripamento del torrente e “procederà a riportare terra fertile nei campi”. Condizioni meteorologiche permettendo, la previsione è di terminare tutti gli interventi nell’arco di un mese.

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