Lutto
Francesco Trapani
Francesco Trapani, l'imprenditore e manager che per oltre trent'anni ha guidato con visione e determinazione la Maison Bulgari, si è spento ieri, mercoledì 10 settembre, a Roma. Aveva 68 anni e lascia un'eredità indelebile nel mondo della gioielleria, dell'orologeria e dell'ospitalità di prestigio. I funerali si svolgeranno sabato 13 settembre alle ore 12.00 presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma.
Nipote del fondatore Sotirio Bulgari e figlio di Lia Bulgari – sorella maggiore di Paolo Bulgari e attuale presidente del gruppo – Trapani nacque nel 1957 da un'unione tra la storica famiglia greca-italiana e il mondo della medicina, suo padre infatti era un rinomato chirurgo. Laureatosi in business administration alla New York University, entrò nel 1981 nella storica maison fondata nel 1884 a Roma, per assumere la guida come Ceo solo tre anni dopo, nel 1984, a soli 27 anni. In quel momento, Bulgari era una piccola realtà familiare con un fatturato di appena 25 milioni di euro, focalizzata principalmente sui gioielli. Sotto la sua leadership, il marchio avviò un ambizioso processo di diversificazione e internazionalizzazione, espandendosi in orologeria, fragranze, pelletteria e persino nell'ospitalità di lusso attraverso una joint venture con Marriott International nel 2001, che diede vita ai Bulgari Hotels and Resorts. La svolta epocale arrivò nel luglio 1995, quando Trapani portò Bulgari alla quotazione in Borsa Italiana, un passo che ne accelerò la crescita esponenziale: da allora, il gruppo aprì boutique iconiche a Milano, Tokyo, New York e Singapore, raggiungendo un fatturato di circa 2 miliardi di euro, 4.000 dipendenti e oltre 300 punti vendita nel mondo.
"Francesco ha lottato con forza contro una grave malattia, dimostrando coraggio, determinazione e uno spirito combattivo ineguagliabili", ha ricordato Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari, in un messaggio commosso riportato da Open. La maison ha aggiunto: "È un giorno di grande tristezza per Bulgari. Francesco è stato un leader visionario, artefice della trasformazione in un marchio globale di gioielli, orologi e lusso esperienziale". Nel 2011, Trapani orchestrò l'ingresso di Bulgari nel colosso francese LVMH per circa 5,2 miliardi di dollari, supervisionandone l'integrazione con maestria. Rimase alla guida della divisione Watches and Jewelry del gruppo fino al 2014, diventando consigliere di Bernard Arnault per le attività gioielliere, e membro del consiglio di amministrazione fino al 2016. Non si fermò lì: assetato di nuove sfide, nel 2014 entrò come senior partner nel fondo di private equity italiano Clessidra, dove fu chairman e contribuì all'acquisizione di marchi come Roberto Cavalli nel 2015. Successivamente, ricoprì ruoli chiave in Bluebell Capital Partners (di cui fu co-fondatore nel 2019), Tiffany & Co., Tages Group e VAM Investments, dove era chairman.
La sua passione per il lusso lo portò anche a battaglie corporate, come il tentativo nel 2022 di entrare nel board di Richemont al fianco di Bluebell, sebbene ostacolato dai legami con LVMH. Uomo di profonda eleganza e tenacia, lascia i quattro figli – Rebecca, Agostino, Vittoria e Allegra – e un vuoto nel settore che ha contribuito a ridefinire. "La sua ambizione e la sua passione per la bellezza continueranno a ispirare tutti noi", si legge nella nota diffusa da Adnkronos.
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