Venerdì 28 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Esteri

La Polonia ha invocato l'Articolo 4 della Nato. Cosa prevede la norma e cosa significa per l'Italia

La decisione è arrivata in seguito all'intercettazione di 19 droni russi nello spazio aereo polacco durante un attacco notturno sull'Ucraina occidentale

Claudia Boccucci

10 Settembre 2025, 15:24

La Polonia ha invocato l'Articolo 4 della Nato.  Cosa prevede la norma e cosa significa per l'Italia

Primo Ministro polacco, Donald Tusk

In un contesto di crescenti tensioni legate alla guerra in Ucraina, la Polonia ha formalmente invocato l'articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico, chiedendo consultazioni urgenti con gli alleati Nato a seguito di violazioni del suo spazio aereo da parte di droni russi. L'incidente, avvenuto la scorsa notte, tra il 9 e il 10 settembre, ha visto almeno 19 droni russi entrare nel territorio polacco durante un massiccio attacco aereo su obiettivi ucraini, con alcuni abbattuti dalle forze polacche e alleate. Questo evento segna un'escalation significativa, essendo la prima volta che aerei Nato intervengono attivamente contro minacce in un territorio alleato durante il conflitto in corso.

Cos'è successo

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha confermato l'invocazione durante un discorso al Sejm, il parlamento nazionale, definendolo un "atto di provocazione su larga scala" e un momento "senza precedenti nella storia moderna della Polonia e della Nato". Secondo Tusk, i droni – alcuni dei quali lanciati dal territorio bielorusso – hanno violato lo spazio aereo polacco per un “numero significativo” di volte, con almeno tre abbattuti dalle difese polacche supportate da asset Nato, inclusi caccia olandesi F-35, sistemi Patriot tedeschi e un aereo Awacs italiano. Non sono state riportate vittime, ma detriti hanno danneggiato edifici residenziali nella regione di Lublino, vicino al confine con l'Ucraina e la Bielorussia.

L'Articolo 4

L'Articolo 4 della Nato stabilisce che i membri dell'alleanza devono consultarsi "ogni volta che, a giudizio di una di esse, la integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti è minacciata". A differenza dell'articolo 5, che prevede una difesa collettiva automatica in caso di attacco armato (invocato solo una volta, dopo l'11 settembre 2001), l'articolo 4 non implica un impegno militare diretto, ma avvia discussioni nel Consiglio Atlantico del Nord (Nac), l'organo decisionale principale della Nato, per valutare la minaccia e possibili risposte congiunte, come misure di deterrenza o supporto logistico. Il Segretario generale Nato Mark Rutte ha confermato che il Nac si è riunito in sessione straordinaria, esprimendo "solidarietà totale" con la Polonia e condannando il "comportamento sconsiderato" della Russia, riporta Euronews. Nel frattempo, il comandante militare della NATO, generale Alexus Grynkewich, ha affermato che l'alleanza avrebbe reagito "rapidamente e con decisione" all'incidente, riporta Pap. Stando a Newsweek, la Russia ha negato ogni responsabilità, dicendo che "non è stato pianificato alcun obiettivo sul territorio polacco" e offrendo consultazioni con il Ministero della Difesa della controparte.

L'Articolo 5

A differenza dell'Articolo 4, l'Articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico stabilisce il principio di difesa collettiva, secondo cui un attacco armato contro uno o più membri dell'Alleanza è considerato un attacco contro tutti, obbligando gli alleati a fornire assistenza, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare la sicurezza. Questo articolo, invocato una sola volta nella storia dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti, rappresenta il cuore dell'impegno di solidarietà tra i membri, distinguendo la Nato da altre organizzazioni internazionali. Non garantisce un intervento militare automatico, ma richiede una risposta coordinata, proporzionata e decisa dal Consiglio Atlantico del Nord, adattata alla natura della minaccia. Implica un obbligo di contribuire alla difesa comune, potenzialmente con risorse militari, logistiche o diplomatiche, rafforzando la deterrenza contro eventuali aggressioni.

Cosa comporta per l'Italia

L'Italia, come membro fondatore della Nato dal 1949, è direttamente coinvolta nelle consultazioni avviate dall'articolo 4. Il coinvolgimento italiano è già evidente: un aereo da allarme precoce Airborne Warning and Control System (Awacs) è stato dispiegato per monitorare la situazione, contribuendo all'intercettazione dei droni. Inoltre, un rifornitore aereo Nato multinazionale, con partecipazione italiana, è stato attivato per supportare le operazioni. Per Roma, l'invocazione non implica un obbligo militare automatico, ma richiede la partecipazione attiva alle discussioni nel Nac, dove l'Italia potrebbe contribuire a decisioni su rafforzamento delle difese aeree, intelligence condivisa o sanzioni aggiuntive contro Mosca.

Le invocazioni passate dell'Articolo 4

L'Articolo 4 è stato invocato più volte dalla Turchia a causa delle tensioni siriane e irachene. Inoltre, la stessa Polonia aveva già fatto ricorso all'articolo dopo gli attacchi missilistici lungo il confine con l'Ucraina, nel 2022.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie