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Dall'Umbria un segnale di pace. Regione, Comune di Perugia, Sant'Egidio e Consorzio Abn hanno firmato il protocollo per l'accoglienza di famiglie da Gaza

L'incontro si è tenuto questa mattina, mercoledì 10 settembre, a Palazzo Donini

Claudia Boccucci

10 Settembre 2025, 13:03

Dall'Umbria un segnale di pace. Regione, Comune di Perugia, Sant’Egidio e Consorzio Abn hanno firmato il protocollo per l'accoglienza di famiglie da Gaza

Un gesto concreto di solidarietà e speranza prende forma in Umbria. Questa mattina, a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale, è stato siglato il Protocollo di Collaborazione per l'accoglienza e l'integrazione di nuclei familiari provenienti dalla Striscia di Gaza. A firmare l'accordo sono stati l'assessore regionale al Welfare, Pace e Cooperazione internazionale Fabio Barcaioli, l'assessora alle Politiche sociali e Pari opportunità del Comune di Perugia Costanza Spera, Luciano Morini, responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Perugia, e Roberto Leonardi, presidente del Consorzio Abn a&b Network Sociale.

Il progetto, nato dall'esperienza dell'accoglienza di una prima famiglia arrivata nei mesi scorsi, si propone come un modello sperimentale d'integrazione sociale e lavorativa. Previsto per una durata di dodici mesi, dal 15 settembre 2025 al 15 settembre 2026 (con possibilità di proroga), il protocollo include: accoglienza abitativa, sostegno sociale ed educativo, inserimento lavorativo, formazione linguistica e civica e attività d'inclusione comunitaria.

La Regione Umbria coordinerà l'iniziativa e coprirà le spese abitative, mentre il Comune di Perugia faciliterà l'accesso ai servizi sociali, sanitari e scolastici. Il Consorzio Abn gestirà l'accoglienza e i percorsi lavorativi, e la Comunità di Sant'Egidio si occuperà del supporto relazionale e delle attività di integrazione. L'assessore Barcaioli ha sottolineato l'importanza del progetto: "Questo protocollo è un punto di partenza per accogliere altre famiglie in fuga dalla guerra e rafforzare la rete di solidarietà con l’adesione di nuovi partner, come Anci e il Forum del Terzo Settore. Di fronte al genocidio che colpisce la popolazione di Gaza, l’Umbria sceglie di non voltarsi dall’altra parte, aprendo spazi di accoglienza e futuro". L’assessora Spera ha aggiunto: "Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto, un segnale di apertura contro il silenzio della comunità internazionale. Vogliamo garantire dignità e rispetto a chi non può più vivere nella propria terra, mettendo in campo ogni sforzo per ricostruire un progetto di vita fondato sulla solidarietà".

Luciano Morini di Sant'Egidio ha definito il protocollo "un piccolo pezzo di pace" in un contesto di rassegnazione globale: "Osare la pace oggi è necessario. Vogliamo essere messaggeri di un mondo in cui culture e religioni diverse convivono in armonia". Roberto Leonardi ha infine rimarcato l'importanza del contributo collettivo: "Ciascuno deve fare la propria parte in momenti così complessi, mettendo a disposizione competenze e risorse"

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