Musica
Peppino di Capri al Festival di Sanremo 1973
Nel panorama della musica italiana degli anni '70, il Festival di Sanremo rappresentava un palcoscenico irrinunciabile per gli artisti che aspiravano a consacrare il proprio talento. Nel 1973, la 23esima edizione del Festival segna un momento storico non solo per l'evento stesso, ma anche per la vittoria di Peppino di Capri con il brano Un grande amore e niente più. Questo trionfo, il primo per l'artista napoletano, ha consolidato la sua posizione come uno dei pilastri della canzone italiana, unendo la tradizione melodica alla modernità dell'epoca.
Il contesto del Festival di Sanremo 1973
L'edizione del 1973 del Festival di Sanremo si svolse dall'8 al 10 marzo al Casinò di Sanremo, in un'Italia che stava vivendo un periodo di fermento culturale e sociale. Erano gli anni del boom economico che si stava spegnendo, con la crisi petrolifera all'orizzonte, ma la musica leggera rimaneva un rifugio per il pubblico. Il Festival, trasmesso in parte dalla RAI, aveva introdotto una novità: per le prime due serate è stato condotto da Gabriella Farinon, la prima donna a rivestire questo ruolo, mentre la finale venne affidata a Mike Bongiorno. Tra i concorrenti spiccano nomi come Milva, Peppino Gagliardi e i Watermelons, ma è Peppino di Capri ad arrivare da favorito. La competizione fu intensa, con 16 canzoni in gara, e rifletteva l'evoluzione della musica italiana che si destreggiava tra la tradizione sanremese e le influenze pop internazionali. Peppino, pseudonimo di Giuseppe Faiella, nato a Capri nel 1939, partecipò per la sesta volta (su un totale di 15 presenze record), dopo esperienze come l'apertura dei concerti dei Beatles in Italia nel 1965. La sua vittoria non fu una sorpresa, ma il culmine di una carriera iniziata da bambino, quando a soli 4 anni suonava il piano per le truppe americane durante la Seconda Guerra Mondiale.
La canzone, un brano romantico e malinconico
Un grande amore e niente più è un singolo scritto da Peppino di Capri e Gianni Wright (vero nome Ernest John Wright), con il testo curato dal leggendario Franco Califano. La musica, sebbene non sempre accreditata nei credits iniziali, vede il contributo di Claudio Mattone. Il brano, dedicato a Giuliana Gagliardi – che diventerà la seconda moglie di Peppino – racconta la fine di una grande storia d'amore, con immagini evocative di solitudine e rimpianto. Il testo, poetico e intenso, descrive un amore svanito come "un grande amore e niente più". L'interpretazione di Peppino, accompagnata dal suo inseparabile pianoforte e dalla band New Rockers, è calda e passionale, in linea con lo stile che mescola rock'n'roll degli esordi e melodia napoletana. La canzone dura circa 3:24 minuti e fu pubblicata come 45 giri da Carisch nello stesso anno. Durante il Festival, venne eseguita nella serata finale del 10 marzo, conquistando giuria e pubblico. L'esibizione fu un momento iconico, con Peppino che incarnava l'eleganza partenopea in smoking e papillon. Nello stesso 1973, Nicola Di Bari ne realizza una cover in spagnolo intitolata Un gran amor y nada mas, diffusa in America Latina. Altre versioni includono quelle di Raymond Lefèvre, Franco Califano, Kati Kovács e Sal Da Vinci, testimoniando la sua universalità.
Il trionfo e l'impatto immediato
Peppino di Capri vinse il Festival battendo avversari come Peppino Gagliardi (secondo posto con Come un adolescente non torni più) e Milva (terza con Da troppo tempo). La giuria, composta da esperti e pubblico, premiò la melodia accattivante e il testo emozionale. Questo successo arrivò in un anno prolifico per l'artista: nello stesso 1973 uscì Champagne, un altro evergreen che diventa hit in Italia, Germania, Spagna e Brasile, vendendo milioni di copie. La vittoria consolidò la popolarità di Peppino all'estero, specialmente in Sud America, e rafforzò il suo legame con Sanremo, dove tornerà vincendo nuovamente nel 1976 con Non lo faccio più. Come ricorda lo stesso Peppino in un'intervista al Corriere della Sera, il testo di Califano fu frutto di notti insonni: "Abbiamo sofferto quattro notti perché non ci convinceva, poi alla quinta è nata la canzone perfetta".

L'eredità di un successo eterno
Un grande amore e niente più rimane un classico della discografia italiana, incluso in antologie come Peppino di Capri e i New Rockers (1973) e riproposto in concerti e tributi. Nel 2023, durante Sanremo, Peppino ricevette il Premio alla Carriera ed eseguì un medley che includeva questo brano, ricevendo una standing ovation all'Ariston. A 86 anni, Peppino continua a esibirsi, con oltre 35 milioni di dischi venduti e una carriera che spazia dal twist degli anni '60 alle melodie napoletane.
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