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Città di Castello

Ritrovata in un volume del 1770 una reliquia attribuita a Santa Veronica Giuliani

Un eccezionale ritrovamento sta accendendo i riflettori sulla XXV edizione della Mostra Mercato del Libro Antico e della Stampa Antica, in programma dal 5 al 7 settembre a Palazzo Vitelli a Sant'Egidio. La reliquia verrà consegnata alle autorità ecclesiastiche nella giornata di sabato il 6 settembre

Claudia Boccucci

28 Agosto 2025, 11:41

Ritrovata in un volume del 1770 una reliquia attribuita a Santa Veronica Giuliani

Un piccolo involucro di carta coeva, di pochi centimetri e ancora chiuso, attribuito a Santa Veronica Giuliani, è stato scoperto all'interno di un volume stampato a Firenze nel 1770. La reliquia, che sarà ufficialmente consegnata alle autorità ecclesiastiche sabato 6 settembre, subito dopo l'inaugurazione della mostra, promette di alimentare il dibattito artistico e culturale attorno a questa prestigiosa rassegna.

Il ritrovamento è stato annunciato da Loris Di Giovanni, noto operatore del settore e responsabile dei libri antichi e manoscritti per la casa d'aste Capitolium Art di Brescia. Durante l'esame di un volume del 1770, Di Giovanni si è imbattuto in un piccolo contenitore di carta sigillato con un timbro a secco. Sul fronte, la scritta "Velo di S. Veronica Giuliani Abbadessa Cappuccina"; sul retro, l'emblema araldico francescano con due braccia incrociate – una nuda, simbolo di Gesù Cristo, l'altra avvolta in un saio, rappresentante San Francesco – e una croce latina al centro. Conoscitore della storia di Santa Veronica Giuliani, nata a Mercatello sul Metauro e divenuta badessa del Monastero delle Clarisse Cappuccine di Città di Castello, beatificata nel 1804 e canonizzata nel 1839 da Papa Gregorio XVI, Di Giovanni ha immediatamente contattato Giancarlo Mezzetti, curatore e responsabile scientifico della mostra. "Ho girato le foto del ritrovamento a Giancarlo e alla proprietaria del volume, Costanza Manetti, insieme al presidente della casa d'aste, Giorgio Rusconi", ha dichiarato Di Giovanni.

La decisione unanime è stata quella di donare la reliquia alle autorità ecclesiastiche durante la mostra, un gesto ritenuto "la cosa più giusta" da Manetti e Rusconi. La proprietaria del volume, Costanza Manetti, discendente di una famiglia legata ai Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria, ha espresso grande emozione per la scoperta. La sua famiglia vanta tra gli avi Bonagiunta Manetti, priore generale nel 1256, e una cappella nobiliare nel Santuario di Monte Senario. La reliquia, parte della collezione privata di Flavio Manetti, sarà donata per devozione in un momento solenne previsto per sabato 6 settembre. "Una bella notizia che valorizza ulteriormente la nostra mostra, ormai alla vigilia del taglio del nastro per la venticinquesima edizione", hanno commentato Fabio Nisi, presidente dell'associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, e Giancarlo Mezzetti. Il contenuto del piccolo involucro, ancora sigillato, resta da verificare, ma il ritrovamento rappresenta già di per sé un evento di grande significato storico e spirituale per la comunità tifernate e non solo.

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