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La patria del libro antico a Città di Castello: in mostra pezzi rari, incisioni e cartografie provenienti da tutto il mondo

Paolo Puletti

26 Agosto 2025, 15:29

In mostra la patria del libro antico a Città di Castello: pezzi rari, incisioni e cartografie provenienti da tutto il mondo

Pezzi rari e unici della produzione libraria, dell’incisione e della cartografia provenienti da tutto il mondo saranno ancora una volta in vetrina a Città di Castello nella XXV edizione della Mostra mercato del Libro Antico e della Stampa Antica (promossa dall’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, con i patrocini di Comune, Regione, associazione palazzo vitelli a Sant’Egidio) in programma da venerdì 5 a domenica 7 settembre a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.

La manifestazione, che per le nozze d’argento può fregiarsi del prestigioso patrocinio della Camera dei Deputati con un focus ed una sezione dedicata alla Costituzione della Repubblica Italiana (in dirittura di arrivo il suo ottantesimo anniversario dalla promulgazione che verrà celebrato nel 2027), si propone di conservare la memoria e di valorizzare il pregio delle opere dell'ingegno e dell'arte lasciate nella storia da importanti autori letterari, maestri incisori e cartografi. Attraverso 40 espositori italiani e stranieri, distribuiti in 35 stands, che porteranno in vendita i propri tesori, la Mostra mercato del Libro Antico e della Stampa Antica, fra le prime del settore per importanza a livello nazionale, offrirà uno sguardo su tutto ciò che è bello e raro nel campo bibliofilo e della stampa al pubblico di appassionati e collezionisti che hanno eletto Città di Castello come tappa immancabile della propria ricerca.

Uno dei maggiori operatori internazionali di codici manoscritti e miniati, Giuseppe Solmi, festeggerà la sua storica e consecutiva presenza alla mostra che coincide con i 25 anni della rassegna presentando alcune rarità assolute fra cui un libro d’Ore francese XV secolo con 28 miniature, completo che supera i 50 mila euro di valore. Inoltre in anteprima assoluta, proprio ieri un espositore ha comunicato al direttore scientifico e curatore della mostra, Giancarlo Mezzetti, (che ha già informato le autorità ecclesiastiche) di aver trovato, all’interno di un prezioso volume, una reliquia, un frammento del velo di Santa Veronica Giuliani, il cui corpo si trova a Città di Castello presso il monastero delle Cappuccine ed è meta di continui pellegrinaggi e visite da tutto il mondo. Grazie al patrocinio concesso dalla Camera dei Deputati, la mostra ha il privilegio e onore di poter iniziare quelle manifestazioni che tra poco più di un anno (2027) celebreranno l’anniversario degli 80 anni della costituzione italiana.

Questo evento dal titolo Carta, inchiostro e libertà: la Costituzione Italiana tra memoria e futuro, aprirà ufficialmente la XXVesima edizione, sabato 6 settembre alle ore 9,30, al piano “nobile” del bellissimo e restaurato Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, alla presenza delle autorità nazionali, regionali e locali, fra cui la vice-presidente della Camera dei Deputati, onorevole, Anna Ascani, il sindaco, Luca Secondi, il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi, l’assessore al turismo e commercio, Letizia Guerri, il curatore e responsabile scientifico della mostra, Giancarlo Mezzetti ed il professor, Francesco Clementi, ordinario di diritto pubblico comparato Università degli Studi di Roma La Sapienza e sarà accompagnato da una mostra documentaria e da qualificati interventi celebrativi.

A rendere ancora più solenne il momento dedicato alla “costituzione”, la presenza della Filarmonica “G. Puccini”, diretta dal maestro, Nolito Bambini, che eseguirà l’Inno di Mameli. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Presidente della sezione Grafica e Cartotecnica di Confindustria Umbria, Leonardo Bambini, che ha definito la mostra, “una vetrina di assoluto prestigio internazionale che evidenzia anche la gloriosa storia e la tradizione plurisecolare di Città di Castello e altotevere umbro nel settore della stampa e della grafica, orgoglio di un’intera comunità” ed il professor Giacomo Pirazzoli, architetto dell’Università degli studi di Firenze.

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