Attualità
Un grande spavento il 9 agosto in via dei Filosofi a Perugia, quando un grosso ramo si è staccato da un pino gigantesco lungo la strada, piombando sulla carreggiata. Nessun danno grave ma l’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del verde urbano e sulla necessità di una manutenzione regolare. E a rincarare la dose si è aggiunta la mancata rimozione del ramo lasciato a terra, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, e che ora crea disagio a chi cammina lungo il marciapiede.
Ad accendere i fari sulla situazione è l’associazione di quartiere Filosofiamo attraverso le parole dell’ingegnere Paolo Anderlini. “Quello che è successo – sottolinea l’ingegnere Anderlini – non è un fatto isolato. Anche gli alberi invecchiano e hanno bisogno di cure costanti. Non possiamo aspettare che un ramo cada per accorgerci che esiste un problema. Servono controlli periodici, tecnici qualificati e soprattutto una programmazione, altrimenti continueremo a muoverci solo sull’onda dell’emergenza”.
Secondo Anderlini, il patrimonio arboreo delle città è spesso trascurato perché considerato un costo e non una risorsa e in via dei Filosofi ci sono oltre dieci piante sulle quali intervenire così come in molte altre zone della città. “Il verde urbano non è un arredo da cartolina, ma un’infrastruttura viva che richiede manutenzione - prosegue -. Un albero in salute è un alleato per il benessere dei cittadini e per l’ambiente; un albero trascurato può diventare un pericolo. Il caso di via dei Filosofi deve insegnarci che la prevenzione è l’unica strada”.
Il tecnico insiste anche sul tema della responsabilità collettiva: “C’è bisogno di un piano di gestione serio, che coinvolga Comune, professionisti e cittadini. I controlli devono essere affidati a figure con competenze specifiche e occorre definire un calendario certo di interventi. Non è sufficiente tagliare quando capita: serve un approccio scientifico, che tenga conto dell’età delle piante, delle malattie, delle condizioni del terreno”.
Anderlini fa notare come la caduta di rami o alberi sia un problema che riguarda molte città italiane: “Il cambiamento climatico amplifica i rischi. Eventi meteorologici sempre più intensi, con piogge torrenziali e ondate di calore, mettono a dura prova piante che magari sono già indebolite. Se non interveniamo per tempo, ogni estate e ogni temporale rischieranno di trasformarsi in un pericolo per la cittadinanza”. “Perugia ha bisogno di una politica del verde moderna e lungimirante – conclude Anderlini –. Non basta intervenire dopo l’incidente”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy