Periodo di nuove aperture commerciali a Perugia nelle prossime settimane. Sia in centro che in periferia, nel giro di poco tempo, ci saranno diverse novità. Partiamo dall’acropoli: è notizia di qualche giorno fa la riapertura della storica Panetteria pasticceria Porta Trasimena di via dei Priori. Dopo una chiusura di oltre cinque anni, la saracinesca è stata nuovamente rialzata, per la gioia dei tanti che in quella panetteria, per anni, hanno acquistato pizzette per andare a scuola (è vicinissima al liceo classico Mariotti) o cornetti a tarda notte. Una foto della riapertura, pubblicata nel gruppo Facebook Pulchra Perusia, ha intercettato moltissimi commenti positivi e altrettanti like.
Spostandosi un po’ più in periferia, è solo questione di tempo l’apertura del nuovo punto vendita dell’Antica Porchetteria Granieri. Prelibatezza made in Umbria, dopo il chiosco nella centralissima piazza Matteotti, in cui i golosi si mettono pazientemente in fila per un panino, la porchetta di Granieri sbarcherà anche a Pian di Massiano, a due passi dallo stadio Curi. Lo stabile, su cui si possono già vedere le insegne con il nome, si trova nel parcheggio tra lo stadio e la questura e sembra avere spazio per tavolini sia all’interno che all’esterno in una terrazza. C’è da scommettere che anche lì, come in centro, la fila per mangiare un panino alla porchetta diventerà un must. A poche centinaia di metri di distanza invece, sempre nella zona di Pian di Massiano, il ristorante La Serra cambia gestione. Al suo posto nascerà Su Alto,.
Spostandosi verso Corciano invece, sempre nell’ambito della ristorazione, si registra l’apertura del primo KFC (Kentucky Fried Chicken) in provincia di Perugia. Un secondo punto vendita in Umbria si trova infatti a Terni al centro commerciale Cospea Village. Inizialmente la prima ipotesi era a Pian di Massiano, a pochi metri dallo stadio Curi (mentre il Burger King ha opzionato l’area di Centova vicino al Capitini), ma ora KFC ha optato per Corciano, territorio in grande espansione anche dal punto di vista commerciale e con la presenza ormai di gran parte delle principali catene internazionali di fast food. Il colosso americano – fondato nel Dopoguerra, vanta 41 mila punti vendita in oltre 125 Paesi – aprirà al centro commerciale Quasar Village al cui interno sono ormai già coperte tutte le opzioni: piadina, pizze e panini, gelato, yogurt, sushi e poké oltre al self service di Casa Conad, mentre all’esterno hamburger e ancora pizza (con champagne). KFC sta allestendo il punto vendita e cercando il personale.
Fin qui le aperture, che porteranno nuovi posti di lavoro e nuova offerta culinaria ai cittadini. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: in centro, in zona piazza Morlacchi, il bar Morlacchi è chiuso da mesi. Sulla porta d’ingresso campeggia un annuncio ormai sbiadito di ferie, ma appare evidente che a questo punto si tratta di ben altro. Sempre in centro, il Comune prova nuovamente a mettere all’asta i locali dell’ex negozio di elettrodomestici Migliorati che si trova lungo le scalette di Sant’Ercolano. Ormai chiuso da anni, con due aste andate deserte nel 2021 e nel 2022, potrebbe essere preso in affitto con 7.250 euro di base d’asta annui. Gli interessati potranno presentare la propria domanda entro il 29 settembre.
Spostandosi nuovamente in periferia, dopo la chiusura dello stellato L’acciuga di via Settevalli, resta da capire il destino dell’ex ristorante che aveva riportato a Perugia una stella Michelin dopo due decenni. In seguito all’addio dello chef viterbese Marco Lagrimino, che col suo estro aveva agguantato il prestigioso riconoscimento, il ristorante aveva proseguito l’attività sotto la guida dei due giovani sous chef Francesco Rossetti e Matteo Peppoloni (entrambi classe 1995), affiancati dalla maître Maria Raffaella Fiorentino. Una scommessa sui giovani durata poco. Dopo la chiusura, avvenuta di recente, potrebbe esserci uno spiraglio per l’apertura di una nuova attività di ristorazione, ma con impostazione profondamente diversa dalla precedente. Si vocifera di un bistrot gourmet con un occhio particolare per l’alta enologia. Non resta che attendere gli sviluppi e prepararsi a nuovi assaggi.