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Piegaro, il Centro di accoglienza si farà. Ospiterà fino a 50 richiedenti asilo

Nonostante l'amministrazione e i cittadini fossero: “Contrari sin dall’inizio”, il Centro di accoglienza si farà

Gabriele Burini

06 Agosto 2025, 08:53

Piegaro, il Centro di accoglienza si farà. Ospiterà fino a 50 richiedenti asilo

Il Centro di accoglienza per cittadini extracomunitari richiedenti asilo a Piegaro si farà. A nulla sono servite le prese di posizione dell’amministrazione comunale e dei cittadini, che avevano raccolto più di mille firme e le avevano consegnate al prefetto di Perugia, Francesco Zito, per dire di no al Centro. Nella giornata di ieri, la Prefettura ha comunicato ufficialmente al sindaco Roberto Ferricelli la decisione di “procedere alla realizzazione di un Centro di accoglienza sul nostro territorio”.

Il Centro, che dovrebbe sorgere presso l’ex ristorante-albergo Da Elio, lungo la strada Pievaiola, ospiterà fino a 50 persone. “Fin dall’inizio – si legge in una nota del Comune - l’amministrazione ha espresso la propria contrarietà a tale scelta, motivata da considerazioni più volte condivise con la cittadinanza e ribadite nel corso dell’assemblea pubblica. In alternativa, era stata avanzata alla Prefettura la proposta di attivare un sistema di accoglienza diffusa, ritenuto più equilibrato e rispettoso del tessuto sociale locale. Tale proposta, tuttavia, non ha potuto trovare attuazione a causa della difficoltà nel reperire adeguate disponibilità abitative”.

“Nel più recente incontro con il prefetto - va avanti la nota del Comune - pur prendendo atto della mancata possibilità di attuare il modello di accoglienza diffusa, l’amministrazione ha rinnovato con fermezza la propria posizione contraria all’istituzione del Centro. Contestualmente, è stato richiesto un impegno concreto affinché siano garantite massima attenzione al numero degli ospiti accolti come da indicazioni Anci e modalità di gestione della struttura rispettose delle caratteristiche e delle esigenze del territorio ospitante”.

Il principio di proporzionalità indicato da Anci nazionale, infatti, suggerisce un’accoglienza basata su 2,5 ospiti ogni mille residenti per le aree metropolitane, con un ulteriore adeguamento in diminuzione per i piccoli comuni; “un numero già esiguo e non adeguato di forze dell’ordine sul territorio”, aveva detto a suo tempo il Comune nel segnalare le sue opposizioni al progetto.
E, nella nota rilasciata ieri, l’amministrazione ha dovuto prendere atto ed evidenziare “che si tratta di una decisione adottata dallo Stato centrale, che incide su un ambito di competenza privata, pur avendo effetti diretti su una comunità locale. L’amministrazione seguirà con attenzione l’evolversi della situazione, per le proprie competenze, nell’interesse della comunità”, conclude la nota del sindaco Ferricelli.

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