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L'invasione pacifica dei giovani in Umbria per il Giubileo. Monsignor Boccardo: "Hanno portato fratellanza e serenità da tutto il mondo"

Catia Turrioni

02 Agosto 2025, 09:40

L'invasione pacifica dei giovani in Umbria per il Giubileo. Monsignor Boccardo: "Hanno portato fratellanza e serenità da tutto il mondo"

Hanno camminato, cantato, pregato. Hanno invaso Assisi, riempito le piazze, abbracciato le città. Dal 24 al 28 luglio, più di 2.000 giovani da tutto il mondo hanno scelto l'Umbria per vivere un tempo di fraternità vera. Una vera e propria "invasione pacifica" di fede e vicinanza, organizzata nell'ambito del gemellaggio tra diocesi promosso dal Servizio regionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale umbra.
A questi si sono uniti altri giovani in transito per iniziative parallele come la Marcia francescana e le attività dei movimenti ecclesiali. L'accoglienza, distribuita su tutto il territorio regionale, ha visto momenti di festa, preghiera e scoperta nei luoghi simbolo della spiritualità umbra. A Perugia, la grande serata del 29 luglio in Piazza del Bacio ha coinvolto cittadini e autorità in un evento che ha segnato il cuore della città. Ma il cuore pulsante dell'esperienza è stato Assisi: tra il 25 e il 26 luglio, i pellegrini hanno potuto vivere un autentico "pellegrinaggio nel pellegrinaggio" visitando la cattedrale di San Rufino, la basilica di Santa Chiara, San Damiano, la chiesa Nuova, la basilica di San Francesco e il santuario della Spogliazione, dove riposa il beato Carlo Acutis.

Clou dell'incontro domenica 27 luglio: migliaia di giovani si sono ritrovati nel piazzale di Santa Maria degli Angeli per una serata di preghiera e festa. A dare il benvenuto, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, insieme ai Vescovi dell'Umbria.

Adesso i ragazzi sono a Roma per il loro Giubileo, che culminerà con la Veglia di questa sera e la messa di domani, presiedute da Papa Leone XIV. "I giovani ci hanno mostrato che è possibile vivere un'esistenza fondata sulla fratellanza, sull'accoglienza, sul rispetto e sulla cura verso i più fragili", ha dichiarato monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra. "Sono stati giorni intensi e significativi per le nostre chiese diocesane, resi possibili grazie alla straordinaria sinergia tra diocesi, santuari, istituzioni civili, volontariato e famiglie umbre".

Un ringraziamento speciale va proprio a queste ultime: "Aprire la propria casa a uno sconosciuto - continua monsignor Boccardo - è un gesto che lascia il segno. Genera relazioni nuove, fa crescere l'umanità, allarga il cuore".


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