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La Regione Umbria non intende abbassare la guardia sul tema del trasporto ferroviario e prosegue il confronto con Trenitalia per tutelare gli interessi dei cittadini. Dopo la conferenza stampa di metà luglio alla presenza della presidente Stefania Proietti e dell'assessore ai Trasporti Francesco De Rebotti, la Regione ha avanzato al gruppo FS diverse proposte operative per alleviare i disagi degli utenti del sistema di trasporto ferroviario umbro.
Nello specifico, nel corso dell'incontro - ricorda l'assessore De Rebotti - è stato richiesto di prevedere un meccanismo di agevolazioni tariffarie per i pendolari - che riducesse in parte la spesa mensile almeno nel periodo di massimo disagio - e l'accesso a convogli di classe superiore senza costi aggiuntivi, vista la riduzione complessiva dell'offerta ferroviaria.
Le agevolazioni sarebbero state finanziate dalla Regione con la compartecipazione di Trenitalia. Parallelamente sono state avanzate richieste per un immediato ritorno in linea direttissima dell'Intercity 589 e un potenziamento della capacità di accoglienza del regionale veloce 4106 in partenza da Roma alle 17.20.
"Possiamo ritenere la risposta di Trenitalia - comunica l'assessore De Rebotti - del tutto insoddisfacente: nessuna disponibilità alla compartecipazione finanziaria rispetto alla agevolazioni tariffarie e tanto meno ad accogliere i pendolari in convogli di classe superiore a quella dei loro abbonamenti".
"Esclusiva 'concessione' - prosegue - è quella di accettare i pendolari umbri su itinerari più lunghi rispetto alla soluzione ottimale senza aggravio di costi (per andare da Perugia a Roma si può quindi passare da Terontola invece che per Foligno-Terni-Orte). La beffa finale è, oltretutto, che lo stesso operatore richiede alla Regione Umbria il pagamento dei disservizi, ossia vorrebbe addebitare ai contribuenti umbri i servizi autobus sostitutivi dei treni che vengono soppressi, per un ammontare di quasi un milione di euro".
"Rigettiamo la richiesta - conclude De Rebotti - ricordando che, già in epoca non sospetta, le Regioni, nell'ambito della conferenza unificata, hanno evidenziato di non poter sopportare il carico derivante dal finanziamento dei servizi sostitutivi dovuti ai lavori PNRR e che gli stessi dovevano essere sostenuti da RFI stessa con finanziamenti europei. La misura sembra colma. Abbiamo dato mandato ai nostri uffici di verificare la materia nella sua complessità, considerando e controllando quindi, i termini del contratto di servizio siglato, al fine di tutelare i legittimi interessi dei cittadini umbri".
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