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Il Team Sapiens
Un viaggio lungo 16.000 chilometri, attraversando steppe, deserti e montagne, per raggiungere l’Estremo Oriente a bordo di una semplice utilitaria. È iniziata ieri, dal cuore di Città di Castello, l’impresa del tifernate Claudio Campriani, 44 anni, partito alla volta della Mongolia insieme a due compagni d’avventura: Nicola Tasselli (38 anni) e Michele Ricci (60 anni), entrambi residenti a Cori, in provincia di Latina. I tre, uniti sotto il nome di Team Sapiens, rappresentano uno degli equipaggi iscritti all’edizione 2025 del Rally della Mongolia, una delle sfide motoristiche più originali e impegnative al mondo.
Il Team Sapiens
Il Rally, nato nel 2004 con partenza da Londra e arrivo a Ulan Bator, non è una competizione vera e propria ma un viaggio estremo e senza assistenza, pensato per mettere alla prova spirito di adattamento, capacità organizzative e voglia di scoperta. Oggi, la rotta parte nei pressi di Praga e termina ufficialmente a Öskemen, in Kazakistan orientale, lasciando però agli equipaggi la possibilità di proseguire fino alla Mongolia.
A bordo di una Renault Kangoo con oltre dieci anni di vita e una cilindrata inferiore ai 1300 cc – come richiesto dal regolamento –, il Team Sapiens si è messo in marcia dopo il saluto ufficiale in piazza Matteotti. A dare il benvenuto e un simbolico "in bocca al lupo" è stato il consigliere delegato allo Sport del Comune di Città di Castello, Fabio Bellucci, che ha consegnato ai viaggiatori un volume sulla storia della città, sottolineando come "questa iniziativa coniughi i valori dello sport, dell’amicizia tra i popoli e della promozione del territorio, in un momento in cui ce n’è davvero bisogno".
Il percorso, rigorosamente scelto dagli stessi partecipanti, toccherà tappe complesse e affascinanti: Turchia, Georgia, con spedizione del mezzo via nave da Baku a causa della chiusura terrestre dell’Azerbaijan, quindi Kazakistan, Turkmenistan con la celebre Porta dell’Inferno (il cratere di Darvaza), poi Uzbekistan, Tagikistan lungo la vertiginosa Strada del Pamir (4.655 m di altitudine), fino a Kirghizistan e nuovamente Kazakistan, verso l’arrivo ufficiale.
Campriani, laureato con master, agente di commercio e appassionato escursionista con esperienze di trekking sulle Alpi e lungo il Cammino di San Francesco, si è detto entusiasta:
"Questa avventura è per me l’occasione di entrare in contatto con culture lontane e di vivere un viaggio che è anche una sfida interiore. Non sappiamo cosa troveremo lungo il cammino, ma sappiamo che ci arricchirà".
Al suo fianco, Nicola Tasselli, laureato in Economia, ex nuotatore, oggi mandriano e guida escursionistica, già autore di diverse imprese sportive e viaggi avventurosi, ideatore del progetto. Con loro anche Michele Ricci, imprenditore e skipper esperto, con una traversata atlantica in solitaria all’attivo, appassionato di motori e di viaggi in terre estreme.
Il Team Sapiens
Il viaggio ha anche uno scopo benefico, come precisano i tre protagonisti:
"Porteremo alta la bandiera italiana, abbiamo studiato gli usi e costumi dei paesi che attraverseremo per integrarci con rispetto e spirito di scambio. E da buoni italiani, non mancheranno scorte di pasta da condividere lungo il percorso con chi ci darà una mano".
Una sfida che richiede coraggio, spirito d’adattamento e voglia di mettersi in gioco. Un'avventura “folle”, come la definisce Campriani, ma necessaria in un tempo in cui riscoprire il valore dell’incontro e della lentezza è forse l’impresa più grande.
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