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ARTE

Il trittico ritrovato in mostra a Montefalco. Esposta l'opera di Giovanni di Corraduccio acquistata all'asta dalla fondazione Carifol

Si trova al museo San Francesco fino a gennaio

05 Luglio 2025, 15:53

Il trittico ritrovato in mostra

Un importante opera ritrovata che arricchisce il patrimonio artistico dell’Umbria sarà esposta fino a gennaio a Montefalco. Il trittico La Vergine in trono col Bambino e santi e scene della vita della Vergine e di Santa Chiara, attribuito a Giovanni di Corraduccio (detto anche Giovanni Mazzaforte), è stato presentato venerdì 4 luglio, presso il complesso museale di San Francesco a Montefalco. L’evento, promosso e organizzato dal Comune di Montefalco in collaborazione con la Fondazione Cairfol (Cassa di risparmio di Foligno), segna una tappa fondamentale non solo per la valorizzazione del patrimonio culturale locale, ma anche per tutto il patrimonio artistico nazionale.

Fondazione Carifol

L’opera, di rilevante interesse storico e devozionale, è stata acquistata nel luglio 2024 dalla Fondazione Cairfol nel corso di un’asta privata tenuta da Sotheby’s a Londra, per una cifra di 400.000 euro.

La sua acquisizione e restituzione al territorio rappresentano l’emblema di una straordinaria operazione culturale e istituzionale, che ben sintetizza la missione che la governance dell’ente di Palazzo Cattani persegue con coerenza e lungimiranza: riconoscere nella tutela, nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico l’elemento fondamentale dell’identità collettiva di una comunità.

L’opera

Il trittico è stato oggetto di recenti studi da parte di Andrea de Marchi (professore ordinario di storia dell’arte medioevale all’Università di Firenze), che ne ha proposto una datazione intorno o poco dopo il 1415, riconoscendone una posizione centrale nella produzione del pittore folignate. L’opera, di grande raffinatezza stilistica e intensità narrativa, si presenta come una complessa e armoniosa composizione a più registri, eseguita a tempera e oro su tavola. Al centro, la Vergine Maria è raffigurata in trono col bambino in braccio, affiancata da santi a figura intera. Nei pannelli laterali, disposte in registri orizzontali, si susseguono scene tratte dalla vita della Vergine, tra cui la sua morte, in parallelo a quella di Santa Chiara, costruite con chiarezza narrativa e misura compositiva. L’iconografia dell’opera, e in particolare la presenza della santa di Assisi, suggerisce una committenza femminile, probabilmente legata a un monastero clariano della zona di Trevi, contesto in cui l’artista fu attivo. Si tratta di una tipologia devozionale destinata alla preghiera e alla meditazione, che coniuga il valore liturgico con una funziona pedagogica e contemplativa.

L’esposizione a Montefalco è tanto più significativa perché consente un confronto diretto con gli affreschi dello stesso Giovanni di Corraduccio nella chiesa di San Francesco, dove il pittore realizzò importanti cicli murali. L’occasione permette di cogliere l’equilibrio tra pittura su tavola e pittura murale, e di approfondire lo stile dell’artista nei due differenti ambiti espressivi. Conclusa la tappa montefalchese, il trittico sarà musealizzato in modo permanente a Palazzo Trinci di Foligno, prestigiosa sede museale che ospita uno dei più importanti nuclei di arte tardo medievale e rinascimentale dell’Italia centrale. Lì l’opera troverà un contesto storico e artistico adeguato, coerente con la biografia del pittore e con le dinamiche culturali della Foligno quattrocentesca.

Presidente Bistocchi

"E’ un autentico spettacolo di maestria il trittico di Giovanni di Corraduccio - ha commentato a caldo la presidente del consiglio regionale, Sarah Bistocchi - Un’opera da ammirare nei minimi dettagli, e per cui vanno ringraziati più soggetti. Al sindaco Alfredo Gentili, al vice Daniele Morici e a tutta l’amministrazione, va il ringraziamento per l’attenzione che mettono ogni giorno nella cura del proprio territorio, della propria comunità e delle proprie bellezze paesaggistiche, patrimonio montefalchese ma di tutta l’Umbria. E poi grazie alla Fondazione Carifol, alla presidente Monica Sassi e a tutto il Cda, per l’operazione di acquisto ed esposizione dell’opera. Acquistare all’asta un’opera di tale valore, restaurarla e metterla a disposizione del territorio, esponendola nei comuni di riferimento, è il segno di una profonda sensibilità verso una cultura che deve essere diffusa e fruibile a tutte e a tutti, capace di donare bellezza e di generare sviluppo. Ma per fare questo, serve intesa tra amministratori sensibili da una parte, e privati illuminati dall’altra, che si sentano, in modo differente ma uguale, custodi e promotori della nostra storia e del nostro inestimabile patrimonio storico artistico. Non vi resta, dunque, che venire a Montefalco - ha concluso Bistocchi - in queste settimane estive, ad ammirare il trittico di Giovanni di Corraduccio, un ottimo esempio di collaborazione tra il pubblico che vi crede e il privato che vi investe".

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