La mostra
Sarah Cosulich e Costantino D'Orazio
Figurazione del corpo e astrazione della pennellata: è questa la cifra che balza immediatamente agli occhi osservando il Nudo sdraiato, in francese Nu couché, opera datata (1917-1918) di Amedeo Modigliani, protagonista del nuovo appuntamento del ciclo Capolavoro in Galleria, ospitato nella sala Podiani della Galleria nazionale dell’Umbria. A evidenziarlo è Sarah Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli di Torino, da cui proviene l’opera, parte di una collezione che raccoglie venticinque capolavori.
Il progetto espositivo, curato dal direttore della Gnu Costantino D’Orazio, segue il successo della mostra dedicata a Gustav Klimt e al dipinto Le tre età, che ha attirato oltre 60 mila visitatori.
Inaugurata il 2 luglio 2025, la mostra dedicata a Modigliani resterà aperta fino al 15 settembre 2025, con aperture prolungate fino alle 23 ogni venerdì.
“Il Nudo di Modigliani è un prestito di grande valore – ha dichiarato D’Orazio durante la presentazione – che abbiamo voluto inserire in un percorso inedito sul rapporto tra l’artista e il mondo antico”.
Ad affiancarlo, la storica dell’arte Aurora Roscini Vitali ha aggiunto: “L’intento è stato proprio quello di mettere in luce il legame profondo tra Modigliani e il passato, il dialogo continuo con l’eredità classica, che per lui non rappresentava qualcosa da superare, ma da reinterpretare”.
Il percorso espositivo si arricchisce infatti di sei disegni rarissimi, concessi in prestito dal Fai-Fondo per l’Ambiente italiano e dal Castello Sforzesco di Milano. In queste opere su carta, Modigliani esplora il corpo femminile in pose che rimandano alla statuaria antica, come l’Afrodite accovacciata e le Cariatidi.
Il dialogo tra antico e moderno è rafforzato dall’esposizione di una scultura di Afrodite accovacciata, proveniente dal Parco Archeologico di Ostia Antica, e da una colonna lignea dorata a forma di sirena, custodita nel Castello Bufalini di San Giustino.
A completare il percorso, anche il Ritratto di Monsieur Chéron, un altro capolavoro di Modigliani in prestito dalla Fondazione Palazzo Maffei di Verona. La tela esibisce la tipica stilizzazione dei volti, legata all’interesse dell’artista per le maschere africane, evocate in mostra da una selezione di manufatti originali provenienti dall’Africa: un confronto diretto che permette di comprendere l’origine del geometrismo essenziale dei suoi ritratti.
Due sale, dunque, raccontano un artista dalla personalità complessa e senza eredi, un unicum nella storia dell’arte.
L’ingresso al percorso espositivo è introdotto da una camera immersiva: sei minuti di immagini e suoni per entrare nel mondo di Modigliani a partire proprio dal Nu couché, esaltandone i dettagli pittorici e rivelando sfumature inaspettate.
Trovarsi di fronte alla sensualità travolgente di questa Venere moderna, distesa su un sofà viola, crea un’attrazione fatale, forse simile a quella che l’artista stesso provò di fronte alla Venere dormiente di Tiziano. A sottolineare questo legame, accanto al Nudo sdraiato è esposto proprio il celebre dipinto di Venere dormiente, concesso in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. Un confronto visivo e concettuale che arricchisce la riflessione su un artista ancora oggi da scoprire e valorizzare pienamente.
Da sapere
La Galleria nazionale dell’Umbria ha rinnovato l’accordo con Umbria Jazz: durante il festival, chi presenterà al botteghino il biglietto di uno spettacolo potrà usufruire di uno sconto sul prezzo d’ingresso alla mostra. Da non dimenticare che domenica è la prima del mese e nei musei statali si entra gratis.
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