Match celebrativo per i 120 anni del Grifo vietato ai daspati: si apre uno spiraglio. Mediazione del Comune

Novità positive per la festa del 9 giugno del Perugia calcio. Sulla partecipazione negata ai diffidati del Grifo, si apre uno spiraglio. Decisiva la mediazione dell’assessore comunale allo Sport, ex giocatore biancorosso e avvocato, Pierluigi Vossi.

Grifo, niente festa dei 120 anni per i tifosi diffidati: confermato il divieto di partecipare all'incontro del 9 giugno. E' polemica sul web

Il match celebrativo per la polizia rientra tra gli eventi vietati alle persone sottoposte a provvedimento Daspo, "trattasi di incontro di calcio di carattere amichevole, preavvisato e messo in calendario"

Si tratta di decine e decine di tifosi storici, daspati negli anni, a cui è stato imposto il divieto di entrare al match con le “leggende” della squadra. È quanto comunicato dalla questura dopo che alcuni supporter avevano chiesto di poter far parte del pubblico, in deroga al divieto. Era stato tutto scritto nel documento postato su Fb dal capo ultrà degli Ingrifati, con un titolo più che esplicativo. "La questura di Perugia vieta i festeggiamenti dei 120 anni ai diffidati". Il documento era netto. "In esito alla nota qui inviata in data 21 maggio 2025 - è riportato nell'atto firmato e protocollato dalla questura - si comunica che l'incontro di calcio che si terrà in data 9 giugno 2025 alle 19 organizzato dall'Ac Perugia in occasione del suo 120esimo anniversario, rientra tra gli incontri vietati alle persone sottoposte a provvedimento Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), in quanto trattasi di incontro di calcio di carattere amichevole, preavvisato e messo in calendario".

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La questura aveva confermato il provvedimento anche a fronte di una sentenza della Cassazione. Erano stati decine i commenti negativi e polemici da parte dei tifosi, sui social. Sarcastico quello del segretario dei Radicali Perugia, Michele Guaitini. "Poi ci lamentiamo degli episodi di violenza nella nostra città? Ma con una questura così zelante cosa potremmo mai temere". Dopo il disappunto è intervenuto anche il Comune, e in particolare il citato Vossi, per cercare una soluzione “formale e sostanziale”. Si è ora in attesa di un provvedimento da parte della stessa questura che ribalti il precedente derogando rispetto all’evento del 9: che non può essere equiparato a una manifestazione sportiva come le altre, bensì a una vera e propria celebrazione sotto forma di partita giocata. Ora si attende l'ufficialità della riammissione.