IL FATTO DEL GIORNO
Un'immagine dell'ultimo conclave
Il Conclave è la procedura segreta e solenne con cui la Chiesa Cattolica elegge il nuovo Papa, ossia il successore di Papa Francesco, morto la mattina del lunedì dell'Angelo, 21 aprile 2025. Questo evento non solo designa la guida spirituale della Chiesa, ma anche il capo di Stato della Città del Vaticano.
Come funziona? Entro 15-20 giorni dalla morte del Papa, il decano del Collegio dei Cardinali convoca a Roma tutti i cardinali aventi diritto di voto, chiamati cardinali elettori, per eleggere il nuovo Pontefice. Attualmente i cardinali elettori sono 135, anche se il limite previsto dalla Costituzione Apostolica è di 120; questo superamento è stato spesso derogato dai papi recenti, incluso Papa Francesco che ha nominato molti nuovi cardinali negli ultimi anni per modellare il collegio secondo principi di sinodalità e apertura globale.
Chi può votare? Possono partecipare al Conclave solo i cardinali che non hanno compiuto 80 anni al momento dell'inizio della sede vacante (per questo c'è in bilico la posizione del cardinale spagnolo Carlos Osoro Sierra, che compirà gli 80 anni il prossimo 16 maggio), cioè il periodo tra la morte del Papa e l'elezione del successore. Al momento sono 135 i cardinali elettori, provenienti da diverse aree geografiche: 59 saranno i cardinali provenienti dall'Europa (19 dall'Italia), 37 dalle Americhe (16 dall'America del Nord, 4 da quella centrale, 17 dall'America del Sud), 20 i cardinali dall'Asia, 16 dall'Africa, 3 dall'Oceania. riflettendo una Chiesa sempre più globale e meno eurocentrica.
Dome e come si svolge il Conclave? Il Conclave si apre con una messa solenne, detta Missa pro eligendo Romano Pontifice, celebrata nella Basilica di San Pietro. Subito dopo, i cardinali si trasferiscono in processione nella Cappella Sistina, dove viene pronunciato l’extra omnes ("fuori tutti"), che ordina l’uscita di chi non è coinvolto nel voto. La porta della Cappella Sistina viene chiusa e sigillata, da cui il nome "conclave" (dal latino cum clave, "con chiave"), a sottolineare la segretezza e l’isolamento totale dei cardinali durante l’elezione.
Quale è il sistema di voto? I cardinali votano in modo segreto scrivendo il nome del candidato prescelto su una scheda con la formula "Eligo in Summum Pontificem". Per eleggere il Papa è necessaria una maggioranza qualificata di due terzi dei voti (in questo caso 90). Ogni giorno si tengono fino a quattro votazioni: due al mattino e due al pomeriggio. Il voto è segreto, scritto su una scheda piegata due volte e deposta nell’urna da ciascun cardinale. Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate: se l’elezione non ha avuto esito, si aggiunge un prodotto chimico per produrre fumo nero (fumata nera). In caso di elezione, la fumata è bianca, segno che il nuovo Papa è stato scelto ed è uno degli eventi più iconici della storia vaticana. Se dopo 33 o 34 votazioni nessun candidato ha raggiunto la maggioranza dei due terzi, si procede obbligatoriamente a un ballottaggio tra i due cardinali più votati nell’ultimo scrutinio. Questi due candidati non possono votare in questa fase. Anche in questo caso, per eleggere il Papa è necessaria la maggioranza qualificata di due terzi. Il Conclave può durare da poche ore a diversi giorni o settimane, a seconda della rapidità con cui si raggiunge un consenso.
Cosa succede dopo l'elezione? Una volta eletto, il nuovo Papa deve accettare formalmente la carica. Dopodiché si ritira nella cosiddetta "Stanza delle lacrime", la sacrestia della Cappella Sistina, dove indossa per la prima volta la talare bianca e i paramenti papali. Infine, si presenta in pubblico dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro per il suo primo saluto ufficiale. L’elezione del successore di Papa Francesco sarà dunque un momento cruciale e molto atteso per la Chiesa Cattolica e il mondo intero.
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