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Riconoscimento

Assisi, don Cesare Provenzi è Benemerito della città. Lo ha deciso il consiglio comunale

Il parroco di San Rufino è stato punto di riferimento per la popolazione

Flavia Pagliochini

06 Aprile 2025, 12:00

Don  Cesare Provenzi

Don Cesare Provenzi è stato parroco della cattedrale di San Rufino

La città di Assisi non dimentica don Cesare Provenzi e il suo lavoro nella chiesa, nell’aggregazione giovanile, nel sociale e nella cultura. Il consiglio comunale ha assegnato a don Cesare il riconoscimento di “Benemerito della città di Assisi” alla memoria all’ex parroco della cattedrale di San Rufino, molto amato in città per la sua vicinanza ai giovani e alla comunità, prematuramente scomparso lo scorso settembre.

“Per il grande e incrollabile impegno nell’accoglienza verso tutti e nel lenire il disagio di tante famiglie bisognose. Per il merito tangibile - si legge nella motivazione - nell’aver contribuito a far crescere, quale sacerdote di un’intera comunità, i valori del perdono, della giustizia sociale e della speranza, ma soprattutto punto di riferimento incessante per le iniziative diocesane di conforto verso gli ultimi e i più deboli. Da ricordare, in particolare, il suo impegno nelle attività dell’oratorio e la sua straordinaria relazione con i giovani, per molti dei quali è stato come un padre. Infine una menzione speciale va per il suo coinvolgimento attivo, prezioso e insostituibile nella Festa del Calendimaggio di Assisi e per la sua rara operosità e perizia nell’aver contribuito alla realizzazione di numerose e significative attività culturali della Città”.

Don Cesare Provenzi era molto legato alle tradizioni di Assisi e prima di tutto al Calendimaggio 

Molto amato ad Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio, il suo “curriculum” non rende appieno l’idea di cosa sia stato don Cesare per la città. Nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962, don Cesare è stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo monsignor Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della Parrocchia di San Rufino.



In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridando alle strutture grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino alla sua morte è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione.

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