Attualità
La firma del protocollo tra Gdf e Serafico, con Mazzotta e Di Maolo
Il Serafico vicino alle Fiamme gialle: accordo per attivare un percorso dedicato ai familiari dei finanzieri. Mercoledì 18 giugno al comando regionale Umbria della Guardia di finanza, il comandante regionale - generale di brigata Francesco Mazzotta e la presidente e legale rappresentante dell’Istituto serafico per sordomuti e ciechi di Assisi - Francesca Di Maolo, hanno siglato un accordo convenzionale finalizzato a garantire un percorso di accesso dedicato, alle prestazioni di assistenza e diagnostica, per i finanzieri e i rispettivi familiari.
"L’Istituto Serafico, struttura di assoluta eccellenza, anche nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, con bacino di utenza sia nazionale che internazionale, è un centro autorizzato all’esercizio dell’attività di riabilitazione funzionale in regime residenziale a ciclo continuativo, diurno e ambulatoriale, per soggetti portatori di gravi disabilità fisiche psiche e sensoriali in età evolutiva. Il generale Mazzotta, nel ringraziare la presidente dell’Istituto Serafico per la preziosa opportunità offerta, ha sottolineato come l’accordo, che si inserisce in una più ampia cornice di iniziative di assistenza e protezione sociale per il personale della Guardia di Finanza, vuole essere un concreto segno di vicinanza nei confronti dei militari, e delle loro famiglie, che affrontano particolari situazioni di disagio", è scritto in una nota.
La Presidente Di Maolo ha affermato che questo accordo “rappresenta per noi un segno tangibile di responsabilità condivisa e di vicinanza concreta verso chi ogni giorno garantisce la sicurezza dell’intera comunità. Mettere a disposizione competenze e strutture del Serafico di Assisi per i militari della Guardia di Finanza e per le loro famiglie significa contribuire a un sistema di tutela della salute realmente accessibile e orientato al benessere di ogni persona. La nostra esperienza nell’affrontare la fragilità e nel prendercene cura ci ha insegnato che servono competenza, ascolto e relazioni solide. Ed è per questo che oggi siamo onorati di poter mettere tutto questo al servizio di un’istituzione di altissimo profilo”.
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