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Vicenda giudiziaria

Bastia Umbra, gli rubano l'identità e viene condannato a sua insaputa

La storia di un ballerino accusato di guida senza patente e sotto effetto di droga

Flavia Pagliochini

25 Gennaio 2025, 08:00

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Una storia che ha dell'incredibile. Un uomo è stato processato e condannato senza saperlo. E' l’assurda vicenda, a metà tra Kafka e Pirandello, che ha visto protagonista un ballerino professionista di Riccione, socio di una società sportiva con sede legale a Bastia Umbra. Ed è proprio un avvocato bastiolo, Gian Marco Abeltino, che ha fatto sì che l’uomo fosse assolto in sede di revisione del processo. Il ballerino, ha ricevuto nel febbraio di un anno fa una intimazione di pagamento da parte della Agenzia delle entrate - Riscossione di Rimini, scoprendo così l’esistenza di un fermo amministrativo sulla propria autovettura e una cartella di pagamento da oltre 2.000 euro relativa a un provvedimento di condanna emesso in sede penale dal Tribunale di Modena.


L’uomo si è subito rivolto all’avvocato Abeltino che, recatosi a Modena, ha scoperto una vicenda a dir poco surreale: il suo assistito era stato condannato per guida senza patente e in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. Tutto risale al 2009: la persona assistita dal legale bastiolo effettivamente risiedeva a Modena dove lavorava come operaio specializzato e dove il 16 febbraio di quindici anni fa sarebbe stato fermato dalla municipale di quel Comune. In realtà a essere fermato è stato un cittadino libanese che, alla guida della autovettura della propria fidanzata, dopo aver assunto della droga, senza patente e senza documenti si è finto il ballerino, che conosceva di vista. L’uomo ha dato l’indirizzo dell’incolpevole protagonista, eleggendo come domicilio la residenza della propria fidanzata, in modo tale da impedire al povero malcapitato, che abitava a qualche isolato di distanza, di rendersi conto di ciò che stava accadendo.



E proprio l’ex fidanzata dell’uomo e anche le indagini difensive condotte ai sensi dell’art. 391 bis c.p.p. dall’avvocato Abeltino, hanno permesso di chiarire la vicenda di fronte magistrati di Ancona, nell’ambito del giudizio di revisione. A metà gennaio c’è stato il lieto fine, quando la Corte di Appello di Ancona ha assolto il ballerino per non aver commesso il fatto.

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