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Ricerche

Castiglione del Lago, nuove scoperte su Ascanio della Corgna. Il ritratto nascosto

Allo studio anche i legami di parentela con l'Ordine dei Cavalieri di Malta

Nicola Torrini

15 Gennaio 2025, 18:02

Conferenza Ascanio Della Corgna

Un momento della conferenza dedicata al marchese e condottiero

A circa 450 anni dalla sua morte, la figura del marchese di Castiglione del Lago, Ascanio della Corgna, continua a suscitare interesse e curiosità. Tant’è che proseguono studi e ricerche su questo personaggio che fu tra i più illustri della sua epoca. Proprio di recente, Gianfranco Cialini, presidente del Lions club Corciano Ascanio della Corgna, ha svelato le ultime scoperte da lui effettuate sulla figura del celebre condottiero. In particolare ha reso noto il ritrovamento di due suoi ritratti non conosciuti e rivelato il suo rapporto con l’Ordine dei Cavalieri di Malta. Inoltre, ha illustrato una lettera inedita di Ascanio inviata al segretario dell’imperatore Carlo V, scritta nel 1553 da Castel della Pieve.



“Innanzitutto – spiega Cialini – il condottiero è stato identificato in un ritratto del museo del castello di Ambras, vicino Innsbruck, in Austria. Poi, su segnalazione dell’avvocato Lucio Giommoni, un’altra scoperta legata alla sua figura si è aggiunta negli ultimi tempi: a Panicale, nel palazzo comunale, tra i quadri della collezione Mariottini, è conservato un dipinto che avrebbe dovuto rappresentare il condottiero di Panicale Antonio Grossi, ma la tela, in origine, conteneva un ritratto del marchese Ascanio della Corgna”. In merito a questo, Cialini è in contatto con il Comune di Panicale per effettuare ulteriori e più approfonditi studi su tale ritratto.

Il dipinto di Panicale sul quale saranno effettuati alcuni studi 

Per quanto riguarda i suoi rapporti con i cavalieri di Malta, Cialini fa notare che il fratello di Ascanio, Fulvio, fu cavaliere di Malta, che il parente Filippo della Corgna fu cavaliere di Malta e che lo zio Pietro Del Monte fu gran maestro dell’Ordine di Malta: “Una notizia che fino a oggi era sfuggita ai più”. L’ipotesi di Cialini è che, quando nel 1565 accorre a liberare Malta dall’assedio dei turchi, lo abbia fatto spinto più per vincoli di sangue e salvare lo zio Pietro – in quel momento responsabile della fortezza maltese di Sant’Angelo – piuttosto che per interessi economici propri del cavaliere di ventura. Infine, la lettera inedita scritta da Ascanio al segretario dell’imperatore Carlo V.



“Nella biblioteca nazionale di Spagna a Madrid – racconta Cialini – si conserva una lettera indirizzata ad Antoine Perrot de Granvelle, vescovo di Arras, consigliere dell’imperatore Carlo V, con firma autografa. La data riportata nella lettera spedita da Castel della Pieve è del 7 agosto 1553. In quel periodo Ascanio era al soldo dell’imperatore Carlo V. Dopo una lunga premessa, ringrazia il vescovo per dei favori ottenuti, ma poi affronta il motivo vero della lettera, chiedendo un fattivo intervento presso l’imperatore affinché venga pagato”. Prossimi obiettivi di Cialini: “Studiare ulteriormente il ritratto di Panicale, ricostruire in 3D il volto di Ascanio, realizzare un’apposita pubblicazione al riguardo, dare degna sepoltura, in apposito sarcofago, alle spoglie di Ascanio nella chiesa di San Francesco a Perugia”.

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