Attualità
L'ingresso della darsena di San Feliciano bloccato dalla melma
Il lago Trasimeno batte un altro record. E anche questa volta, come successo recentemente, è un record negativo. Mai, negli ultimi 20 anni, il livello delle acque era stato così basso a gennaio. Circa 150 centimetri sotto lo zero idrometrico (il dato è riferito alla misurazione di San Feliciano nella giornata di ieri, sabato 11 gennaio, con forte vento, ma centimetro più centimetro meno non cambia la sostanza) dal 2005 non si erano mai visti. Peggio era stato fatto nel 2004, con -163. Considerando che mancano ancora venti giorni per arrivare alla fine di gennaio, le previsioni per andare oltre - purtroppo - ci sono tutte. E pensando all’estate e al grande caldo che anno dopo anno aumenta sempre di più, con conseguente abbassamento delle acque, non si può che fare la danza della pioggia per provare a invertire il trend.
Pescatori, attività ricettive e commerciali e tutti coloro che con il lago ci lavorano non possono più aspettare. “Come viviamo questa situazione? In maniera drammatica - spiega Aurelio Cocchini, presidente della Cooperativa dei pescatori del Trasimeno - Noi cerchiamo di fare buon viso a cattivo gioco, ma se la guardiamo in maniera distaccata ci rendiamo conto che è un momento veramente brutto. La pesca e i pescatori si sono sempre adattati alle varie situazioni, è nell’essenza del nostro mestiere. In più di 40 anni che faccio questo lavoro sono cambiate tantissime volte, sia in positivo che in negativo, ma il lago in queste condizioni non me lo ricordo davvero”. E come detto, quello che mette più angoscia è guardare all’estate. “Se da qui a tutta la primavera non dovesse piovere abbastanza, saremo di fronte a una drammaticità più grande non solo per la pesca. San Feliciano (dove la Cooperativa ha sede, ndr), sarebbe un acquitrino. Lo stesso fondale non è mai stato in queste situazioni: mancando le alghe è particolarmente mobile e di conseguenza le parti navigabili dei pontili vengono ostruite. Noi - va avanti Cocchini - abbiamo i tre punti sbarco a norma per la tracciabilità del prodotto bloccati dalla melma. Se non dovessero cambiare in meglio le cose, avanzeremo una proposta di strutturare un provvisorio pontile mobile all’esterno del pontile di Sant’Arcangelo per tornare a sbarcare in maniera consona”. Basti pensare che ormai nel lago si pesca solamente carpa e poco più, “tutte specie che si individuano a largo. Vicino alle rive i pesci sono praticamente scomparsi a causa del movimento del fondale. Sono messi a rischio anche la riproduzione, lo sviluppo degli avannotti e tutto ciò che ne consegue”, evidenza il presidente della Cooperativa. Di interventi si parla ormai da tanti anni e i tempi della burocrazia allungano ancora di più quelli che dovrebbero essere lavori urgenti. Il presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Sandro Pasquali, in una recente intervista al Corriere dell’Umbria aveva parlato della delega per il lago data alla neo assessora regionale Simona Meloni e del dialogo con la giunta Proietti “che ci metterà nelle condizioni, già nell’immediato, di affrontare i problemi del lago con una visione e un raggio di azione più ampio”. Fondamentale anche il dialogo con l’Unione europea per “un piano puntuale per il Trasimeno, affrontando il problema dei vincoli esistenti”, mentre l’obiettivo vero è arrivare a una legge nazionale specifica sul lago che “indichi come intervenire e definisca le risorse”. Priorità, quindi, a pulizia dei canali e dei torrenti, delle sponde delle aree demaniali, il dragaggio delle aree portuali e lo smaltimento dei materiali.
Intanto, da qualche mese è nato il movimento Il lago al centro che vuole tenere alta l’attenzione sullo stato del Trasimeno, attraverso l’organizzazione di iniziative ed il colloquio con le istituzioni e gli enti preposti alla realizzazione di opere che possono migliorare la situazione. A inizio settimana dovrebbe tenersi un incontro con l’assessora Simona Meloni e con il consigliere regionale del Pd Cristian Betti, nei giorni scorsi invece se ne sono tenuti due con cittadini e associazioni a Passignano sul Trasimeno e Castiglione del Lago mentre il 15 se ne terrà un altro, sempre pubblico, a San Feliciano proprio per parlare dei problemi del lago. Nel frattempo è stato inviato al commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, tra cui il Trasimeno, Nicola Dell’Acqua, la petizione popolare firmata da più di 1.500 persone per favorire la ripresa delle manutenzioni. Al momento, da Roma non sono arrivate risposte. Il Trasimeno, però, non può più attendere.
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