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Italia disastrosa, la Svizzera passeggia sugli azzurri: una Nazionale tra le più brutte di sempre

Italia Svizzera

Una delle peggiori nazionali della storia del calcio italiano, rimedia un sonoro 2-0 dalla Svizzera e lascia il Campionato europeo di calcio a testa bassa. Bassissima. Gli azzurri del ct Luciano Spalletti, qualitativamente e caratterialmente in linea con la squadra, sono stati in balia della selezione rossocrociata dal primo all'ultimo minuto del match. Se i ragazzi di Murat Yakin fossero stati più cinici e precisi nella fase finale, il loro bottino sarebbe stato molto più ampio. Ancora più umiliante. L'Italia non ha giocato, ha guardato. A parte Donnarumma, non c'è un solo giocatore che si avvicini minimamente al 6 in pagella. In una competizione ufficiale raramente abbiamo visto gli azzurri protagonisti di una prestazione tanto scadente. Irritante. E tra l'altro affrontavano sì un buon avversario, ma non certo il Brasile di Pelè o l'Argentina di Maradona. Un disastro. Un definitivo crollo fisico e psicologico in un Europeo in cui non non meritavamo nemmeno il passaggio del primo turno, preso per i capelli con un gol all'ultimo secondo.
Va avanti la Svizzera che ha giocato al calcio, ha corso, ha lottato, ci ha creduto. C'è chi sui social sostiene già che ci ha impartito una lezione che mai dimenticheremo. Vero a metà: la lezione ce la siamo impartita da soli, come del resto stiamo facendo da anni, ad eccezione del precedente Europeo, vinto aiutati da una buona dose di fortuna. Il calcio italiano è privo di talenti, incapace di programmare, non è in grado non solo di stilare, ma nemmeno di pensare, un progetto di rinascita per risollevare le sorti di una delle nazionali più blasonate del mondo del calcio. Nel nostro Paese gli interessi dei club vengono sempre e comunque al primo posto e questo è l'amaro prezzo che paghiamo. Anni addietro in una situazione simile incappò la Germania, ma i tedeschi furono in grado di ripartire da zero e ricostruire pezzo dopo pezzo il loro calcio di bandiera. Questa Federazione, questa Italia, non ne hanno le capacità. Ora si consumeranno i processi, i giocatori verranno crocifissi, il cittì messo sul banco degli imputati, ma tra un paio di settimane tutto sarà dimenticato e i tifosi penseranno soltanto alla loro squadra del cuore, al calciomercato, alla stagione che tra un po' sarà alle porte. E' vero, non c'è più il calcio di una volta e più ci sarà. Anche lo sport più amato dagli italiani nel Belpaese è immerso nella sindrome dell'era "del liquido". Ma così no. Così è troppo. Due schiaffoni dalla Svizzera come non li prendevamo da decenni. Tutti a casa. Senza parole. Un consiglio agli azzurri: nelle prossime serate guardatevi carotino Sinner e Gimbo Tamberi. Magari imparate cosa significa fare sport.
SVIZZERA-ITALIA 2-0 (1-0)
RETI: 37' Freuler (S), 46' Vargas (S)
SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Aebischer (92'Steffen), Xhaka, Freuler, Rieder (71'Stergiou) ; Vargas (71'Zuber), Ndoye (77'Sierro); Embolo (77'Duah). A disp: Mvogo, Kobel, , Elvedi, Zakaria, Okafor, Zesiger, Shaqiri, Jashari, Amdouni. Ct: Yakin.

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (75'Cambiaso); Barella (64' Retegui), Fagioli (86'Frattesi), Cristante (75'Pellegrini), Chiesa, Scamacca, El Shaarawy (46'Zaccagni). A disp: Meret, Vicario, Bellanova, Dimarco, Gatti, Buongiorno, Jorginho, Folorunsho, Raspadori. Ct: Spalletti.

ARBITRO: Marciniak (Pol).
NOTE: ammoniti Barella (I), El Shaarawy (I), Mancini (I).

Italia Svizzera
Luciano Spalletti

Giuseppe Silvestri, caporedattore web nell'ufficio di direzione. Ascolano, classe '67, ha iniziato a scrivere per i quotidiani a 17 anni. Al Gruppo Corriere dal 1995. Dopo esperienze in tutti i settor...