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Anche in Umbria arriva la flotta aerea contro gli incendi

La Regione sta procedendo all'affidamento diretto del servizio dopo che quattro gare erano andate deserte. Intanto rimane attiva la convenzione con i vigili del fuoco

Catia Turrioni

04 Luglio 2025, 09:45

Anche in Umbria arriva la flotta aerea contro gli incendi

L’Umbria avrà presto la sua flotta aerea contro gli incendi. A rassicurare cittadini e istituzioni è una nota ufficiale di Palazzo Donini, che replica alle recenti dichiarazioni del capo nazionale della protezione civile, Fabio Ciciliano. Quest’ultimo aveva indicato l’Umbria, insieme a Molise e Puglia, tra le regioni prive di un servizio di volo dedicato, mettendo in dubbio la tempestività degli interventi e la sicurezza del territorio.

La Regione però chiarisce: il servizio esiste e funziona già grazie a una convenzione attiva con i vigili del fuoco, che garantiscono l’impiego di mezzi aerei in caso di necessità. Non solo: di recente erano state avviate ben quattro gare per l’appalto del servizio, tutte andate deserte. Ora si è optato per l’affidamento diretto. Restano da completare solo alcune formalità burocratiche, dopodiché la flotta sarà operativa.

Nel frattempo, la Regione sottolinea che è già attiva una task force articolata e pronta a intervenire. Accanto al coordinamento con la protezione civile nazionale, sono in fase di potenziamento gli accordi con il comando regionale dei vigili del fuoco, operativi anche con mezzi aerei. Collaborano inoltre i carabinieri forestali, le associazioni di volontariato e l’Agenzia forestale regionale (Afor) per gli interventi da terra. Massima attenzione anche alla prevenzione e alla segnalazione: da Palazzo Donini ricordano che gli incendi, sia dolosi che colposi, comportano sanzioni penali. Le attività di controllo e identificazione dei responsabili sono affidate ai nuclei specializzati dei carabinieri forestali, in base a una convenzione tuttora vigente.

La replica di Melasecche

A prendere posizione è anche Enrico Melasecche, assessore regionale alla protezione civile durante la giunta Tesei, che difende la scelta a suo tempo fatta di non dotare la regione di una flotta propria: “Serve buon senso. Regioni come Lombardia, Toscana o Emilia Romagna possono permetterselo. L’Umbria, con 850.000 abitanti, no”. Melasecche sottolinea i limiti operativi degli elicotteri, efficaci solo per piccoli interventi, e spiega perché i Canadair siano irrinunciabili ma costosi: “Parliamo di mezzi che richiedono investimenti enormi: pensate cosa significa gestire 2, 3, 5 Canadair. L’elisoccorso ci è costato 7-8 milioni solo per la gara, ma salva decine di vite l’anno. Gli incendi sono gravi, ma non così frequenti da giustificare spese insostenibili”. Secondo l’ex assessore, la soluzione sta nella coesione nazionale, nel rafforzamento delle convenzioni con i vigili del fuoco e nella formazione continua dei volontari: “L’Umbria deve essere protetta, ma senza aumentare le tasse per servizi che rischierebbero di diventare sprechi”. E conclude ricordando i progressi normativi: “Oggi i Canadair possono rifornirsi anche nei laghi umbri: un passo avanti cruciale in termini di rapidità d’intervento”.

I numeri degli incendi nel 2024

A fornire il quadro degli incendi boschivi in Umbria nel 2024 sono i carabinieri forestali: 41 incendi registrati (24 in provincia di Perugia, 17 a Terni), -30% rispetto al 2023, ma superficie colpita quasi quadruplicata: 286 ettari contro i 65 dell’anno precedente, di cui 112 ettari di bosco. Particolarmente grave l’incendio di Poreta (Spoleto): 110 ettari bruciati, 65 di bosco. Due gli episodi di origine dolosa: a Monte Santa Maria Tiberina e in provincia di Terni, dove è stato denunciato un uomo già condannato per incendi nel 2023.

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