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IL RICORDO

Il cordoglio della Regione Umbria per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro. Bori: "Un artista che ha lasciato il segno anche qui"

Ilaria Albanesi

23 Giugno 2025, 15:04

Il cordoglio della Regione Umbria per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro. Bori: "Un artista che ha lasciato il segno anche qui"

"È mancato il grande maestro Arnaldo Pomodoro, e per noi, in Umbria, è un momento di tristezza": così il vicepresidente della Regione Umbria con delega alla Cultura, Tommaso Bori ricorda Arnaldo Pomodoro, lo scultore scomparso ieri, domenica 22 giugno, all'età di 99 anni.

"Pomodoro - continua Bori - non era solo l'artista delle Sfere monumentali che hanno trovato spazio in contesti diversi, da Roma al Vaticano, da Los Angeles a Dublino, nonché famose in tutto il mondo per la loro bellezza e la loro complessità. Qui in Umbria abbiamo la fortuna di avere alcune delle sue opere più significative, che raccontano bene il suo legame con la nostra terra. Con la Lancia di luce Pomodoro ha lasciato a Terni una traccia importante del suo genio. L'obelisco nel cuore della città infatti, ne racconta le sue radici urbanistiche e sociali, l'anima produttiva rivolta al futuro. Un'opera che dialoga con la città e che è diventata un vero punto di riferimento. Un simbolo".

Non solo sculture, "Pomodoro - prosegue il vicepresidente della Regione - era un artista che sapeva giocare con gli spazi, creando opere che entravano a far parte del paesaggio e dell'architettura in modo incredibile. La sua visione così, si è estesa all'architettura, come dimostra in modo lampante la Cantina Carapace di Bevagna che non è una semplice cantina, ma una vera e propria scultura abitabile, un capolavoro che è stato riconosciuto tra le 25 cantine più belle e iconiche del mondo, inserendosi nella classifica World's Best Vineyards 2024 come Highest New Entry al venticinquesimo posto".

"Il maestro Pomodoro - conclude Bori - ha saputo interpretare e arricchire l'anima dell'Umbria, lasciando segni che continueranno a ispirare chi verrà dopo. Le sue opere, dalle sculture imponenti agli interventi architettonici, sono un patrimonio prezioso che la nostra regione avrà il compito di custodire e valorizzare. Ci impegniamo a onorarlo anche attraverso la promozione dell’arte nello spazio pubblico, proprio come ci ha insegnato a fare. La sua visione, la sua ricerca della bellezza e la sua capacità di innovare hanno segnato un’epoca e anche tracciato la strada per quello che verrà".

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