UMBRIA
Boom di messaggi di solidarietà a Stefania Proietti. Dopo aver denunciato insulti sessisti, minacce e volgarità sui social, di cui è stata vittima negli ultimi giorni dopo l'annuncio (e la polemica che ne è scaturita) dell'aumento delle tasse per scongiurare l'ipotesi commissariamento della sanità umbra, la presidente della Regione ha ricevuto numerosi attestati di stima, a cui si aggiungono messaggi di affetto e vicinanza. Da rappresentanti di istituzioni a esponenti politici, ma anche personalità del mondo dello spettacolo (anche l'attrice Elena Sofia Ricci ha commentato - con l'emoji del cuore - il post di Proietti con gli screen degli insulti ricevuti).
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Dalla precedente governatrice dell'Umbria, nonché sua avversaria politica alle precedenti elezioni regionali di novembre 2024, Donatella Tesei, che ha dedicato un lungo post - condiviso sui propri canali sui social - a Proietti: "Esprimo solidarietà alla presidente Proietti per le parole d’odio e commenti offensivi che ha ricevuto. Capisco molto bene cosa stia provando perché non solo negli scorsi cinque anni, ma ancora oggi mi vengono quotidianamente rivolti insulti, anche pesanti". Nel post ha colto l'occasione anche per smentire alcuni esponenti della maggioranza "secondo i quali nella legislatura precedente non sono mai stati usati attacchi personali verso me o i membri della precedente Giunta, perché tutti siamo stati bersaglio di parole feroci e toni aggressivi". Sul tema dell'aumento delle tasse che ha scatenato il caso social, conclude: "Ha acceso il dibattito pubblico perché riguarda in maniera diretta tutti gli umbri: non permetteremo che l’atteggiamento violento di alcuni impedisca alla democrazia di realizzarsi attraverso il confronto, soprattutto su un argomento così sentito dai nostri concittadini".
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"Desidero esprimere la mia totale solidarietà alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, vittima di gravi attacchi sessisti sui social, comportamenti assolutamente inaccettabili che devono essere condannati con la massima fermezza". Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto sul caso, dicendo di essere "pienamente d'accordo con la presidente Proietti quando afferma che le donne che si espongono, anche in ambito politico, sono costrette a pagare un prezzo più alto rispetto agli uomini: è fondamentale fare tutti un muro comune per contrastare e respingere questa deriva tossica e pericolosa che nuoce alla nostra società nel suo insieme".
"Esprimo piena solidarietà e vicinanza alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, vittima di una violenza verbale che non ha nulla a che vedere con il confronto politico, ma tutto con l’odio di genere. Un odio che affligge tutte le donne che si affacciano alla politica, e in particolare quelle che osano assumere posizioni di grande visibilità". Lo scrive su Facebook Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche.
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E ancora Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, che aggiunge: "Se pensano di fermare le donne in questo modo, si sbagliano di grosso: continueremo a fare politica, a impegnarci in ogni ambito, a ricoprire ruoli di vertice e di responsabilità ovunque. E denunceremo perché l’odio non può restare mai impunito. Tutta la mia solidarietà a Stefania Proietti: non sei sola". "Stefania ha fatto bene a non restare in silenzio. Ha fatto bene a trasformare un attacco personale in un messaggio politico forte, rivolto a tutte e tutti: il sessismo non è un’opinione, è un problema da affrontare con decisione" aggiunge Fiorella Zabatta, co-portavoce di Europa Verde ed esponente di Avs.
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