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I GTO, dall’Umbria a Stoccarda: trent’anni di musica tra folk e rock raccontati dal frontman Stefano Bucci: "Sul palco, l’emozione è sempre la stessa"

Il cantante: "Il concerto più bello è stato quando abbiamo vinto Arezzo Wave, un festival nazionale degli anni '90 inizio 2000, dove suonavano tutte le band emergenti italiane"

Annalisa Ercolani

12 Aprile 2025, 18:41

I GTO, dall’Umbria a Stoccarda: trent’anni di musica tra folk e rock raccontati dal frontman Stefano Bucci: "Sul palco, l’emozione è sempre la stessa"

I GTO con Angelique

C’è una storia che parte da una piccola frazione dell’Umbria, San Leo Bastia, e arriva ai palchi internazionali di Berlino e ai microfoni delle radio colombiane. È la storia dei GTO, la band nata nel 1993 con un piede nella tradizione italiana e l’altro in un viaggio sonoro che attraversa folk, rock, pop e suggestioni d’oltreoceano. Una storia lunga trent’anni che si è fatta canzone, palco, racconto e cultura. Fin dagli esordi, i GTO si distinguono per un’energia live travolgente, tanto da essere scelti per chiudere il concerto di Willy DeVille a Rockin' Umbria. Il riconoscimento arriva presto: nel 1998 vincono Arezzo Wave, partecipando alla celebre compilation con Fiori nel Fiume. Da quel momento in poi, si apre una stagione di concerti senza sosta, in un tour permanente che li vede passare con disinvoltura da intime performance acustiche a set elettrici da grande festival.

Il loro primo album, intitolato The Best Of (2000), è una raccolta di brani già noti al pubblico dal vivo. Poco dopo, sbarcano nel Regno Unito con un tour sponsorizzato dalla storica birreria Charles Wells. Nel 2002 arriva GTOCLUB, un disco che miscela folk, rock e pop, ampliando lo spettro sonoro della band. La carriera dei GTO si arricchisce di esperienze internazionali: nel 2005 partecipano a un film per la tv tedesca diretto da Michael Steinke, contribuendo con due brani alla colonna sonora. Nel 2007 esce GTOSPECIAL, lavoro che definisce pienamente lo stile della band, un mix battezzato glocal: l’Umbria che incontra i Balcani, l’America, il Messico e la Giamaica in un crocevia sonoro unico.

Il singolo La Sposa, dal sapore narrativo e fortemente evocativo, vicino per molti al racconto di De André, cattura l’attenzione di RadioRai e altre emittenti nazionali. È il preludio a una stagione fertile di collaborazioni dal vivo con nomi come Bandabardò, Tonino Carotone, Teresa De Sio, Gogol Bordello e Modena City Ramblers. Il 2010 segna l’uscita di Mondial, quarto disco in studio, con cui i GTO firmano un contratto editoriale con Music Force. L’anno successivo li vede protagonisti all’Umbria Folk Festival e in numerosi spazi tv e radio, da Rai 1 a Radio Nazionale Spagnola, passando per il Belgio e la Colombia.

Nel 2012 conquistano il pubblico del Festival degli Artisti di Strada di Ludwigsburg, in Germania. Nel 2013 esce Little Italy, prodotto da Leonardo Fresco Beccafichi, storico collaboratore di Jovanotti, che mette in luce il lato più cantautorale del gruppo. Nel 2015 rappresentano l’Umbria all’Expo di Milano, mentre nel 2018 pubblicano SUPER, un ritorno al rock-folk viscerale, crudo e sincero, dove le chitarre e la fisarmonica raccontano storie di vita vera, in perfetto stile GTO. Nel 2022, al Festival Artistrada di Colmurano, vengono consacrati come "la band più coinvolgente". L’anno successivo celebrano trent’anni di carriera con l’ambizioso doppio album GO GTO GO (1993-2023): 38 tracce che ripercorrono la loro intera produzione, impreziosite da quattro inediti, tra cui due cover sorprendenti: Rimmel di De Gregori e una scatenata versione italiana di Johnny B. Goode. Nel 2025 si apre un nuovo capitolo: i GTO iniziano la collaborazione con la giovane cantante Angelique, Angelica Cinquilli, con cui producono il singolo Straniera. Una nuova voce, un nuovo incontro, ma lo stesso spirito nomade e appassionato che da sempre anima questa band fuori dagli schemi.

Dietro al suono unico e inconfondibile dei GTO c’è un’alchimia rara, nata dall'unione di: Stefano Bucci, la voce del gruppo, Romano Novelli che si muove tra chitarra, mandola e armonica, Luigi Bastianoni, alla chitarra e fisarmonica, Giampiero Passeri al basso, Alessandro Bucci alla batteria, Roberto Benni, alla chitarra acustica e Peter Bellucci, alle tastiere. 

I GTO al teatro Ore d'oro di Trestina

La band ha fatto ballare, nella serata di venerdì 11 aprile 2025, il teatro Ore d'oro di Trestina, frazione del comune di Città di Castello e in questa occasione il cantante dei GTOStefano Bucci, si è raccontato al Corriere dell'Umbria, tra ricordi ed emozioni indimenticabili.

Come vi siete conosciuti? 

Noi siamo amici d'infanzia, che condividevano una passione comune, quella per la musica. Già negli anni '70 abbiamo formato delle prime band, più rock rispetto a ora. Questo perchè, quando sei adolescente vuoi spaccare il mondo e fare più rumore possibile, mentre andando avanti con gli anni ci si calma un po'.

Cosa significa GTO?
E' un'idea nata dall'unione di due significati. Il primo è rappresentato dalla sigla di un tipo di macchine sportiveche significa Gran Turismo Omologato e per noi evoca il viaggio. Il secondo si riferisce invece, alla sigla della famiglia presente nei carri, che vedevamo passare quando eravamo bambini
Come nasce una canzone, dove trovate l'ispirazione?
Prima nasce generalmente la musica, composta dal chitarrista Romano Novelli, poi io scrivo il testo e infine tutti insieme facciamo l'arrangiamento. Mi piace molto scrivere di storie vissute, nelle nostre canzoni ci sono molti racconti, anche di altre persone, non solo personali. Mi resta più difficile scrivere canzoni più intimiste, anche perché la nostra musica è vivace, mentre quel genere richiede delle melodie diverse.
Definisci la vostra musica in tre parole.
Rock, che rappresenta la nostra energia, folk, come richiamo alla tradizione e il mondo del cantautorato italiano.
Qual è stato il concerto che ti porti nel cuore? E la canzone?
Forse il più bello è stato quando abbiamo vinto Arezzo Wave, un festival nazionale degli anni '90 inizio 2000, dove suonavano tutte le band emergenti italiane. Un altro significativo è stato quando abbiamo suonato in Germania al Festival Ludwig Ludwigsburg. Poi ricordo i concerti al Gildo, un locale vicino a Umbertide. Lì suonavamo regolarmente, era una cosa incredibile, la gente si divertiva e ballava sopra i tavoli ed era difficile chiudere la festa. Le canzoni del cuore invece sono due, una è Onde, che è stata anche la prima canzone del nostro primo album, l'altra è La sposa.
Con il tempo cambia l'emozione che si prova sul palco?
No, è sempre la stessa, cambia solo la sicurezza, figlia dell'esperienza. Con il tempo si riesce meglio a gestire il palco, che non è più un nemico, ma un posto dove ti senti a tuo agio. 

Quali saranno i concerti futuri?

L’estate 2025 dei GTO prevede: sabato 31 maggio, Bar Cornetto (Città di Castello), sabato 21 giugno, Europeische fete de la musique, Stuttgart (Germania), venerdì 27 giugno, L'orizzonte (Bivio Lugnano), martedì 5 agosto, pizzeria Nestor (Verna), domenica 31 agosto, San Leo in festa (San Leo Bastia).

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