Associazioni
Lega anti vivisezione apre un nuovo centro
Sta per sorgere vicino al lago Trasimeno, nel territorio comunale di Castiglione del Lago, la nuova casa degli animali della Lega anti vivisezione (Lav), 80 ettari di terreno, acquistati grazie alle donazioni dei sostenitori dell’associazione, che a breve diventeranno un luogo sicuro dove accogliere gli animali vittime di sfruttamento e maltrattamento. L’area si trova in località Croce, sulla strada regionale 454 nei pressi della frazione di Pozzuolo Umbro. Il progetto, di carattere nazionale, è stato presentato a Castiglione del Lago, a Palazzo della Corgna, dal presidente della Lav, Gianluca Felicetti, e dal direttore generale Roberto Bennati. All’incontro sono intervenuti il sindaco Matteo Burico, la vicesindaca Andrea Sacco, l’assessore all’Urbanistica Beatrice Boscherini, i carabinieri forestali di Perugia e i dirigenti della Usl Umbria1.
I primi animali arriveranno nella struttura, attualmente in costruzione, già nelle prossime settimane. In particolare, a dicembre giungeranno 130 tra ovicaprini e bovini, già affidati alla Lav e provenienti da diverse situazioni drammatiche di sfruttamento e illegalità. Per garantire il rispetto delle normative vigenti, in termini di biosicurezza e incolumità pubblica, al progetto collaborano esperti agronomi, consulenti, etologi e veterinari.
“Il rifugio – ha spiegato il presidente Felicetti – sarà un luogo unico nel suo genere per grandezza e varietà, dove sviluppare programmi di eccellenza nell’educazione delle giovani generazioni al superamento della cattività degli animali, nel pieno rispetto degli animali che passano da numeri a singoli individui ognuno con il proprio nome, e offrirà strumenti per la didattica per ampliare la consapevolezza sui maltrattamenti degli animali e attivare progetti etologici ed etici, anche con amministrazioni pubbliche e forze di polizia”. “Questo progetto – ha aggiunto Felicetti – sarà di esempio per elaborare finalmente una politica dell’accoglienza degli animali sequestrati e permettere così lo sviluppo di luoghi capaci di dare seguito ai provvedimenti di sequestro e confisca operati dalla magistratura in tutto il Paese”.
“Siamo felici che il nostro territorio possa ospitare una realtà di speranza e di rinascita: questo luogo sarà un polo di informazione, divulgazione e accoglienza anche per chi ama e rispetta gli animali, stimolando un turismo sostenibile e promuovendo anche l’economia locale” ha commentato il sindaco Burico. Nel progetto si prevede la trasformazione dei terreni a pascoli permanenti, con tecniche agronomiche basate sull’agricoltura rigenerativa, conservazione degli habitat e tutela della fauna selvatica, con il conseguente sviluppo di biodiversità, capace di fare di questo luogo un luogo dove la natura è stata ristabilita. L’apertura ufficiale del rifugio è prevista per la primavera 2025.
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