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La ricorrenza

Heysel, 40 anni fa la tragedia: tra le 39 vittime anche un umbro

Nella calca perse la vita il giovane tuderte Franco Martelli e dieci restarono feriti

Redazione Web

29 Maggio 2025, 15:53

Heysel, 40 anni fa la tragedia dell'Heysel: tra le 39 vittime anche un umbro

Una festa tanto attesa finita in tragedia. Il 29 maggio 1985 era in programma a Bruxelles, allo stadio Heysel, la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool. I bianconeri, due anni dopo la beffa con l’Amburgo, sognavano di mettere finalmente le mani sull’unico trofeo che mancava ancora all’appello sfidando i Reds campioni in carica e che 12 mesi prima avevano sconfitto la Roma ai rigori all’Olimpico. Ma quel giorno il calcio offrì il peggio di sè. Poco prima dell’inizio della partita, gli hooligans inglesi sfondarono le recinzoni del settore Z - occupato da tifosi juventini ma anche da neutrali e famiglie - diffondendo il panico. In molti cercarono di fuggire ma il muro di contenimento, sotto la pressione della folla, crollò: 39 i morti, fra cui anche donne e bambini, oltre 600 i feriti.

Un bollettino di guerra, una tragedia annunciata: le condizioni dello stadio, vecchio e con gravi carenze strutturali, e le misure di sicurezza inadeguate erano il preludio a un disastro quasi ineluttabile. Eppure si giocò: la Uefa, temendo ulteriori conseguenze in termini di ordine pubblico, mandò in campo le due squadre con i giocatori ignari o quasi di quello che era realmente successo. Vinse la Juve 1-0, con un rigore trasformato da Platini anche se per un fallo su Boniek fuori area. In un’atmosfera surreale, la Coppa dei Campioni a lungo inseguita fu consegnata ai bianconeri ma era una coppa macchiata di sangue e ancora oggi le scene dei festeggiamenti finali hanno un effetto straniante. Quella serata maledetta, però, lasciò il segno: la Uefa escluse i club inglesi dall’Europa per cinque anni (sei per il Liverpool) mentre il governo Thatcher corse ai ripari - anche se fu necessaria un’altra tragedia, quella di Hillsborough nel 1989, per avere provvedimenti più decisi - gettando le basi di quel modello di lotta agli hooligans che ancora oggi fa dell’atmosfera negli impianti d’Oltre Manica un esempio. Il ricordo dell’Heysel resta però vivo: ogni anno Juve e Liverpool rendono omaggio alle vittime e sugli spalti bianconeri figura sempre quel “+39” che richiama i tifosi che non ci sono più. Perchè saranno passati anche 40 anni ma la ferita è e resterà ancora e per sempre aperta.

Anche il Cuore Verde d’Italia pagò un tributo pesantissimo: un morto e 10 feriti il bilancio. A perdere la vita fu il tuderte Franco Martelli (oggi a Todi sarà ricordato con una messa alle 18 nella chiesa della santissima Madonna del Campione), all’epoca non ancora 23enne. Tifosissimo della Vecchia Signora, amava il calcio in modo viscerale.

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