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Marsciano, primo Comune in Umbria ad approvare la mozione La Casa Brucia

Con l'iniziativa si chiede la fine delle guerre in Ucraina e Medio Oriente

Massimo Fraolo

11 Gennaio 2025, 09:00

La Casa Brucia

La presentazione dell'iniziativa nel palazzo della Provincia

Il Comune di Marsciano è il primo in Umbria ad approvare la mozione per l’adesione alla campagna nazionale di mobilitazione popolare La Casa Brucia. Lo ha fatto nell’ultimo consiglio comunale e l’atto è stato approvato da tutte le forze di maggioranza.
L’iniziativa è stata presentata da Stefano Vinti di Umbrialeft, nel palazzo della Provincia di Perugia, nel corso di una conferenza stampa con gli interventi di Claudio Grassi, coordinatore nazionale dell’associazione Il coraggio della pace-Disarma, Fabio Barcaioli, assessore alla Pace della Regione Umbria e Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e responsabile Pace di Anci nazionale.


Con loro anche Luca Simonetti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e i consiglieri comunali di vari comuni umbri intenzionati a portare avanti l’iniziativa. Per il Comune di Marsciano era presente Alessio Rosi. “La mozione - si legge in una nota - chiede innanzitutto che l’Italia si adoperi per il cessate il fuoco immediato in Ucraina e Medio Oriente e lo stop alla fornitura di armi e munizioni. Si tratta del primo passo da compiere a fronte di 200 tra guerre e conflitti violenti attualmente in corso in tutte le parti del mondo. Non c'è possibilità di fermare le guerre senza stop agli armamenti. Mentre il Parlamento si appresta a votare il quarto invio di armi per una cifra totale che sfiora i 13 miliardi di euro, la terra di Aldo Capitini e San Francesco intende dare un segnale preciso anche grazie al percorso istituzionale rinnovato in Regione e nel Comune di Perugia”.

“Il fatto che la presidente della Regione Stefania Proietti abbia deciso di reintrodurre la delega alla pace, affidata all’assessore Fabio Barcaioli – sottolinea il consigliere regionale Luca Simonetti – dà la cifra di come la nostra piccola regione può rappresentare un simbolo che si riallaccia ai suoi valori identitari”. In questo senso il Comune di Marsciano, con il sindaco Michele Moretti, è stato il primo ad approvare la mozione presentata e proposta a tutti i consigli comunali dell'Umbria. “Anche un piccolo ente – ha sottolineato Alessio Rosi – ha la responsabilità di fare la propria parte. Questa è un’iniziativa che ha l’ambizione di rappresentare un sentimento ormai diventato maggioritario nel Paese, ma che viene ancora espresso con difficoltà a livello istituzionale dal governo nazionale”.

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