Il caso
Andrea Fiorelli, finanziere in pensione, aveva 59 anni
La tragica morte del finanziere Andrea Fiorelli, risalente al 22 agosto scorso, non sarebbe legata ad altre persone presenti nel garage della sua abitazione di Prisciano, a Terni. Il condizionale è d’obbligo, ma gli accertamenti dei carabinieri del Ris sarebbero ormai orientati su questa strada. L’accelerazione si è registrata in questi ultimi giorni con il completamento degli accertamenti tecnici sui telefonini, il pc e l’auto su cui si trovava il corpo senza vita del 59enne ternano. Sotto esame anche il coltello insanguinato, trovato accanto al cadavere, e la motosega elettrica che gli avrebbe causato la ferita letale al collo.
L’ultima parola spetterà alla Procura, nella persona del sostituto Raffaele Pesiri, ma a questo punto l’ipotesi del suicidio appare quella più accreditata. D’altra parte, finora, sul registro degli indagati non c’è stata alcuna iscrizione. Una tesi, quella del suicidio, che gli avvocati Francesco Salvatore Donzelli e Marco Ravasio, che assistono il figlio della vittima, Lorenzo, avevano più volte sostenuto con documenti alla mano.
“Al momento - ammette l’avvocato Ravasio - non ci è arrivata alcuna comunicazione formale dalla Procura della Repubblica sia per quanto riguarda gli accertamenti medico-legali del dottor Massimo Lancia che gli esami eseguiti dal Ris dell’Arma. D’altra parte siamo nei tempi previsti per la conclusione delle indagini e tutti gli adempimenti di legge. Ma confermo che quanto starebbe emergendo in queste ore corrisponde al nostro orientamento”.
Erano stati proprio i legali di Lorenzo Fiorelli, il giorno dei funerali del finanziere, a sottolineare le problematiche psichiatriche e gli intenti suicidari che avrebbe manifestato il 59enne ternano in più di un’occasione. “In merito alla nomina di un amministratore di sostegno - avevano sottolineato - emerge con chiarezza che Andrea intendeva procedere ad un proprio ricovero psichiatrico finalizzato ad avviare la propria interdizione personale. Il 19 ed il 21 agosto, Andrea Fiorelli aveva trasmesso al figlio Lorenzo 5 messaggi nei quali aveva espresso esplicitamente la volontà di porre fine alla propria vita.
Lorenzo, in tutte le occasioni, aveva tentato più volte di farlo desistere. Il contenuto dei messaggi inviati al figlio Lorenzo e i comportamenti tenuti da Andrea Fiorelli nell’ultimo periodo - avevano concluso - denotavano un quadro clinico fortemente compromesso”.
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