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Il caso

Terni, minacce ed insulti in consiglio comunale. Sul processo a Bandecchi il giudice deciderà a dicembre

I legali difensori del sindaco hanno chiesto il rinvio per legittimo impedimento ed il gup ha così stabilito una nuova udienza

02 Ottobre 2025, 06:01

terni zanzara stefano bandecchi

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi

A Terni è stata rinviata al prossimo 3 dicembre, alle ore 12.30, l’udienza preliminare di fronte al gup, Chiara Mastracchio, per i fatti avvenuti in occasione del tumultuoso consiglio comunale del 28 agosto 2023. La Procura della Repubblica di Terni, a conclusione delle indagini, ha chiesto il processo per il sindaco Stefano Bandecchi, accusato di minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e minaccia ad un corpo politico.

Nell’udienza di mercoledì primo ottobre, i legali difensori di Bandecchi – gli avvocati Giorgio Panebianco e Carlo Pacelli – hanno chiesto il rinvio per legittimo impedimento del sindaco, convocato a Roma presso il ministero dell’Università e della Ricerca per una riunione fissata per le 10.30. Il gup ha così stabilito una nuova udienza. In aula, oltre al pm, era presente l’avvocato Enrico De Luca in rappresentanza del consigliere comunale di FdI Marco Celestino Cecconi, persona offesa nel procedimento, mentre per le altre persone offese individuate dal pm Marco Stramaglia nel corso delle indagini – tre agenti della polizia locale di Terni – non era presente alcun legale.

L’ipotesi di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale – secondo la procura di Terni – è legata all’atteggiamento tenuto dal sindaco di Terni nei confronti del consigliere Cecconi, verso cui Bandecchi si era diretto con conseguente intervento degli agenti presenti e del vice sindaco Riccardo Corridore. Per l’autorità giudiziaria si configura invece l’ipotesi di violenza a pubblico ufficiale per il fatto che, secondo la ricostruzione della Procura, Bandecchi aveva spintonato gli stessi operanti per farsi largo. L’interruzione di pubblico servizio è invece connessa allo stop di 25 minuti, dalle 11.20 alle 11.45, che la seduta consiliare – come da verbale – aveva subito per motivi di ordine pubblico.

Infine la contestazione di minaccia ad un Corpo politico e a pubblico ufficiale si configura, per la procura, per quanto detto da Bandecchi alla ripresa dei lavori, dopo le fasi più concitate della seduta, nei confronti degli operatori di polizia locale e dei consiglieri comunali, in particolare di opposizione. Di recente il procedimento penale aperto nei confronti dei consiglieri comunali Orlando Masselli e Cecconi, a seguito della denuncia sporta dal sindaco per oltraggio, è stata archiviata dal gip Francesco Maria Vincenzoni, come chiesto dal pm.

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