Il caso
Ancora una truffa a Terni ai danni di due anziani coniugi
A Terni una messinscena basata su un copione noto, a chi conosce le truffe e le tante modalità con cui queste vengono compiute, ma evidentemente efficace. Che è costata cara ad una coppia di coniugi residenti a Borgo Rivo, visto che i ladri di turno - il fatto è accaduto nel corso della mattinata di lunedì 21 luglio - si sono portati via ori e preziosi presenti in casa e pure un portafogli. I fatti sono accaduti poco dopo le ore 10. Al citofono dell'abitazione dove vive la coppia - entrambi pensionati e descritti come solitamente molto attenti a chi suona al campanello - si sono palesati due sedicenti tecnici dell'acquedotto. Che hanno detto di dover urgentemente eseguire dei controlli perché c'era il rischio che le acque, compresa quella della casa in questione, fossero contaminate.
Il marito è così sceso di sotto e poi è risalito con uno dei due “tecnici”, seguito poi dall'altro, il complice. Entrambi vestiti con tuta da lavoro ed uno dei due con il volto coperto da una mascherina di quelle usate anche durante il periodo del Covid.
Dopo aver spiegato il potenziale rischio, hanno aperto un rubinetto, da cui è effettivamente uscita acqua “sporca”, di colore marrone. E a posteriori, è praticamente certo che questo aspetto - adottando chissà quale quale stratagemma - facesse pienamente parte della messinscena. Che è proseguita con un'allerta: staccare immediatamente tutte le prese elettriche, raccogliere gli ori presenti nell'abitazione, che avrebbero potuto essere irrimediabilmente compromessi, restare in casa perché era in atto una contaminazione in piena regola.
In mezzo a quel panico domestico, si sarebbe sentito uno scoppio e la donna avrebbe accusato anche dei bruciori di gola: anche qui il serio sospetto è che i malviventi abbiano spruzzato qualcosa nell'aria per rendere l'allarme pienamente realistico. Ma il focus dei due era su ori e preziosi, da mettere tutti insieme e portare fuori di casa, facendo comunque attenzione che i due coniugi non uscissero. Insieme a quei valori, in preda alla tensione, le due vittime hanno finito per metterci anche il portafogli. E in pochi secondi i due finti tecnici del servizio idrico se ne sono andati con il bottino. E tanti saluti. Realizzare cosa fosse veramente accaduto - l'acqua intanto era tornata a scorrere chiara e normale, come sempre - è stato tanto amaro quanto veloce.
Poi la denuncia formalizzata in Questura, mossa dalla speranza di poter giungere a qualcosa, ottenere giustizia. Ma, come spesso capita in casi del genere, non sarà semplice anche se la speranza va tenuta viva anche per l'impegno garantito dalle forze dell'ordine. Intanto i due coniugi, sempre attenti ad affacciarsi prima di aprire la porta di casa a sconosciuti, a stare sul chi va là, sono le ennesime vittime di soggetti evidentemente abili, scaltri e senza scrupoli. Ed è bene che i cittadini sappiano e si rendano una volta di più conto dei pericoli in cui possono imbattersi.
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