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Il caso

Terni, studentessa esclusa dall'esame di maturità per il cellulare. Ma il Tar dell'Umbria la riammette alle prove

L’avvocatessa Maria Di Paolo ha presentato un ricorso, accolto dal Tribunale con riserva. La trattazione del giudizio è stata fissata per il prossimo 22 luglio

Antonio Mosca

20 Giugno 2025, 05:52

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Maturità a rischio per una ragazza a Terni

E’ stata riammessa dal Tar con riserva la ragazza ternana che durante la mattinata di mercoledì 18 giugno era stata sorpresa con un cellulare durante la prima prova d’esame d’italiano della maturità. I liceali si erano seduti ai loro banchi, ma la prova non era ancora iniziata quando un’insegnante si era accorta che la studentessa ternana aveva con sè lo smartphone. Cosa che è espressamente vietata visto che prima dell’inizio di ogni prova agli studenti viene chiesto di lasciare il proprio telefonino.

La ragazza, colta di sorpresa, ha consegnato il cellulare alla docente, ma è stata allontanata e non ha potuto procedere alla scrittura del tema d’italiano. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per una studentessa che ha un curriculum di tutto rispetto e sfiora la media del 9. Ma purtroppo l’ansia, legata agli esami, talvolta gioca brutti scherzi anche ai più bravi. La ragazza non avrebbe immaginato una reazione così severa da parte dei professori presenti che non hanno sentito ragioni e l’hanno invitata ad uscire dall’aula tra lo stupore generale dei presenti. Ma dopo il comprensibile choc iniziale, la studentessa, consultandosi con i propri genitori, ha deciso di far valere le proprie ragioni per evitare di perdere l’anno scolastico. E così, tramite l’avvocatessa Maria Di Paolo, ha presentato un articolato ricorso al Tar dell’Umbria. Che giovedì 19 giugno ha adottato un decreto che, in via d’urgenza, riammette la giovane ternana agli esami di maturità con riserva, fissando la trattazione del giudizio in camera di consiglio il prossimo 22 luglio.

“Nel frattempo - ricorda l’avvocatessa - la mia assistita potrà sostenere le prove suppletive, sia scritte che orali, già fissate a partire dal 2 luglio”. E così si arriverà al giudizio con gli esami già svolti. “Il mio ricorso - continua - si è fondato sul fatto che la studentessa è stata esclusa dall’esame per il solo fatto di possedere un cellulare, a prescindere dal fatto che lo avesse utilizzato. Cosa di cui non c’è alcuna prova visto che, tra l’altro, la prova d’italiano non era ancora iniziata. La logica del divieto di cui si tratta è che gli studenti non utilizzino lo smartphone per copiare. Ma questo, nel caso di specie, non è avvenuto.
A mio giudizio, una volta consegnato lo smartphone, alla commissione d’esame, la ragazza avrebbe dovuto iniziare lo svolgimento del tema d’italiano come i suoi compagni di classe”.

Ora il ministero dell’Istruzione, e dunque la scuola di cui si parla, dovrà procedere alla riammissione con riserva della liceale, comunicandole il giorno delle prove suppletive che dovrà sostenere. La notizia ha fatto subito il giro della scuola, frequentata con profitto dalla giovane, e ora tutti si augurano che la vicenda si possa risolvere nel migliore dei modi.

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