Usl in allerta
L'ospedale Santa Maria di Terni
A Terni un giovane è stato contagiato dal virus del vaiolo delle scimmie ed ora è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria. I sanitari appena eseguiti gli esami del caso hanno fatto sapere che le condizioni generali di salute del paziente sono buone e non destano preoccupazione. Intanto il sistema di sanità pubblica ha attivato prontamente tutte le misure previste, in linea con i protocolli nazionali.
Il giovane, primo caso in città ad aver contratto il vaiolo delle scimmie, si è recato al pronto soccorso riferendo alcuni sintomi, in particolare delle macchie sulla pelle, tanto che i sanitari del Santa Maria lo hanno immediatamente sottoposto ad accertamenti e poi trasferito al reparto di malattie infettive. L’indagine epidemiologica subito condotta dall’Azienda Usl Umbria 2 ha consentito di individuare un unico contatto a rischio, per il quale è già stata attivata la sorveglianza sanitaria di 21 giorni. La situazione è dunque sotto controllo. Intanto il caso del giovane che ha contratto il vaiolo delle scimmie è stato anche inserito nella piattaforma di sorveglianza Premal, che permette il monitoraggio coordinato a livello nazionale.
Il monkeypox o vaiolo delle scimmie è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla stessa famiglia del vaiolo umano, ma con caratteristiche generalmente più lievi. Il virus si trasmette principalmente attraverso contatti stretti e prolungati con persone infette, fluidi corporei, lesioni cutanee o mucose, oppure oggetti contaminati come lenzuola, asciugamani. La trasmissione respiratoria è possibile, ma avviene di solito solo in caso di contatti ravvicinati e prolungati. Gli esperti ricordano che la malattia del vaiolo delle scimmie si presenta in genere con sintomi simili all’influenza come febbre, mal di testa, dolori muscolari, gonfiore dei linfonodi, seguiti dalla comparsa di un’eruzione cutanea caratteristica, che può interessare il viso, le mani, i piedi o altre parti del corpo.
Nella maggior parte dei casi, il monkeypox è una malattia autolimitante, ovvero tende a guarire spontaneamente in 2 settimane o un mese al massimo. Le forme gravi sono rare e si osservano più facilmente in persone immunodepresse.
Le autorità sanitarie seguono protocolli chiari per identificare, isolare e monitorare i casi e i contatti. In caso di necessità, può essere offerta la vaccinazione a scopo precauzionale nei contatti stretti a rischio. Le misure di sorveglianza e prevenzione attivate in Umbria sono efficaci e pienamente operative. Dalla Usl Umbria 2 raccomandano di affidarsi esclusivamente a fonti ufficiali, evitando la diffusione di notizie non verificate che possono generare confusione o allarmismo: in caso di necessità è bene rivolgersi al proprio medico o alle autorità sanitarie locali per qualsiasi dubbio o chiarimento.
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