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Terni, blitz di Bandecchi per il nuovo vertice del Servizio idrico. Il nuovo presidente è Paolo Silveri, ex Pd

Per ciò che riguarda i consiglieri di nomina dei soci privati, Acea in primis, Giuseppe Testa, attuale amministratore delegato, è stato confermato nel suo incarico

Antonio Mosca

21 Maggio 2025, 12:12

stefano bandecchi riccardo corridore

Stefano Bandecchi e Riccardo Corridore, presente all'assemblea del Sii di Terni

Il teorema Bandecchi ha risolto il puzzle del Sii, la società che gestisce il servizio idrico e che da tempo era in cerca di un assetto di governo stabile in linea con la nuova mappa politica di Terni e provincia. Il partito del sindaco, attraverso il vice Riccardo Corridore, presente martedì 20 maggio all’assemblea dei soci, si è messo al centro dei vari schieramenti, facendosi promotore di un’alleanza trasversale che, se da un lato ha spaccato il centrodestra ed il centrosinistra, dall’altro ha assicurato un governo certo al Sii. Ap ha vinto, ma ha dovuto pagare un prezzo, sacrificando i suoi uomini più esposti politicamente. E, infatti, nel nuovo consiglio di amministrazione, per quanto riguarda i membri di nomina pubblica, figurano tre civici e due esponenti riconducibili al centrodestra ed al centrosinistra. Al posto dell’avvocato Carlo Orsini, il nuovo presidente è Paolo Silveri, un civico appunto che può essere annoverato tra i cosiddetti responsabili.

L’ex sindaco di Ferentillo faceva già parte del CdA così come l’avvocato orvietano Marcello Caprio, a sua volta riconfermato. Nel nuovo consiglio entrano poi Alessandro Dimiziani, Francesco Giordano e Maria Vittoria Lattanzi. Il primo è il sindaco di Lugnano in Teverina, il secondo è un tecnico in forza ai Comuni di Bashi e Giove mentre la terza, di Guardea, è un’educatrice ed operatrice di comunità. I consiglieri di nomina dei soci privati, Acea in primis, sono: Giuseppe Testa, attuale amministratore delegato e confermato nel suo incarico, Paola Cianciaruso, vicepresidente, Giuseppe Stefano Calabrese e Paola Carluccio. Il Comune di Orvieto ha votato a favore della nuova composizione del CdA a differenza di altre due amministrazioni del centrodestra, quella di Amelia e quella di Stroncone. Stesso copione per il centrosinistra con due sindaci, riconducibili a quello schieramento, che hanno detto sì mentre gli altri non hanno partecipato al voto.

“Ci siamo fatti promotori ed abbiamo raggiunto un accordo istituzionale - commenta il vicesindaco Riccardo Corridore - per assicurare il governo di una società che ha un valore strategico per il territorio. E noi, in prima persona, abbiamo fatto un sacrificio, pur di superare l’empasse che si era creato al Sii e ne aveva portato alla paralisi. Come Alternativa Popolare abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità e di non guardare alle ideologie, ma al fare e al bene comune. Nella soluzione trovata sono rappresentati tutti i territori dell'Ambito, con una attenzione particolare ai piccoli Comuni. A chi parla di spartizioni e di poltrone, rispondo che ci siamo sacrificati per trovare una intesa che garantisse gli obiettivi programmatici e lo sviluppo dell'azienda e del territorio. Nell'interesse dei cittadini-utenti. Paolo Silveri - ha concluso - è una persona di grande qualità, con esperienze amministrative rilevanti e rappresenta sia la Valnerina sia la città di Terni che ha scelto come residenza”.

Grande soddisfazione anche per Paolo Silveri, ex sindaco di Ferentillo fino al 2019 e che, in passato, era stato segretario provinciale del Pd e poi si era dimesso. “Da anni - racconta - non ho più la tessera del Pd. Ma resto vicino ai valori che ispirarono l’ex Margherita e alle personalità che interpretarono quella fase politica. Mi considero ancora oggi - prosegue Silveri - un centrista convinto e questa operazione, per così dire, a geometria variabile, ne è una conferma. Il ruolo del centro politico si è dimostrato, ancora una volta, decisivo. Da oggi possiamo assicurare una gestione stabile a questa società che si occupa di una risorsa fondamentale per ogni comunità come è l’acqua. Per raggiungere questo obiettivo - conclude - c’è stato bisogno dell’impegno di tutti, a cominciare dai Comuni più grandi, come quelli di Terni e di Orvieto, che, come è ovvio, hanno un peso importante all’interno dell’assemblea dei soci”.

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