Il riconoscimento
Mogol con il presidente Sauro Pellerucci
Un incontro denso di significato quello che si è tenuto al CET, la scuola di alta formazione artistica fondata da Mogol tra le colline dell'Umbria. Il celebre paroliere, autore di alcune delle più iconiche canzoni della musica italiana, ha parlato agli allievi del centro e al pubblico presente con parole profonde e dirette, incentrate sul valore dell'umiltà e sull'importanza dell'essere persone per bene.
Mogol durante l'evento ha ricevuto il riconoscimento Io sono una persona per bene da Sauro Pellerucci, presidente dell’omonima associazione. Il premio simbolico è destinato a chi, con la propria vita e il proprio operato, incarna valori di integrità e umanità.
Durante l’incontro, Mogol ha ripercorso alcune tappe fondamentali della sua carriera artistica, ma ha voluto soprattutto soffermarsi su ciò che dà senso più profondo al suo impegno: l’etica, la solidarietà, il rispetto per gli altri. Ha ricordato con orgoglio la Nazionale Cantanti, squadra da lui ideata, nata con lo scopo di raccogliere fondi per cause benefiche attraverso il calcio e la musica. Un esempio concreto di come l’arte possa farsi veicolo di bene comune.
Nel suo intervento, l’autore ha dichiarato: "Noi dobbiamo essere tutti fratelli. Dobbiamo trattare gli altri come trattiamo noi stessi, perché questo l’ha detto il Signore, no? Quindi l’umiltà è la più grande delle doti. Per cui uno che si sente importante è un imbecille. Dobbiamo essere tutti umili, perché in realtà siamo delle formiche. Chi si gonfia, scoppia". Una riflessione che suona come monito e come invito a rimettere al centro la semplicità e il rispetto.
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